mercoledì 29 giugno 2011

Un esempio di conversione da non dimenticare.

Ho avuto la fortuna di avere tra mano il giornalino Nuove Frontiere, edito a Pordenone dal sig. Gianduzzo, un Salesiano doc!
E' un giornalino per gli studenti della scuola Media del Don Bosco di Pordenone, ma ha una notorieta', che merita le prime pagine dei giornali affermati.
Portava, nel numero 104 di Pasqua del 2011, anno corrente , una straordinaria testimonianza di una coversione . Si tratta dell'attrice  Klaudia Koll. Di essa gia' ne parlarono altre riviste e giornali e forse anche Zenit in internet. Ma nessuno ha parlato con tanta precisione e profondita' come la scrittrice di quell'articolo, Mariagrazia Pegolo. Mi perdonera' percio' quella gentile exallieva se mi permetto di riportare il suo articolo nel mio Blog. Non si puo' infatti tralasciare di render noto un articolo cosi' bello e significativo. Eccolo!...

L'ATTRICE CLAUDIA KOLL
al « Teatro don Bosco »
Quanta Grazia dì Dio sperimentiamo quando qualcuno ci fa dono della sua testimonianza di conversione. 
 Questa preziosissima Grazia ha illuminato i nostri cuori nella serata di venerdì Io aprile, quando

 la celebre attrice Claudia Koll è giunta nella chiesa parrocchiale del Don Bosco per raccontare alla comunità dei fedeli la sua conversione. Con un atteggiamento tranquillo e dimesso e uno sguardo raggiante di amore per Dio, Claudia ha iniziato con il ringraziarci della nostra presenza per delineare poi, a poco a poco, i passi che l'hanno condotta verso la vita nuova della fede.
Successo, soldi, vita comoda e lussuosa, ma nell'anima un grande senso di vuoto e nel cuore un peso opprimente, soffocante, intol­lerabile. Una notte, il turbamento interiore di Claudia è divenuto più forte, così forte che istintivamente ha afferrato un crocifisso riposto sul suo comodino e ha iniziato a pregare il Padre Nostro. Improvvisamente, ha rivelato l'attrice, una pace profonda, mai provata, si è riversata nella sua anima, placando subito il suo sgomento. Quest'attimo di Eterno ha lasciato nel cuore di Claudia un profondo desiderio di conoscere Dio, quel Dio che da tempo aveva dimenticato. Gesù stesso le ha donato subito l'opportunità di soddisfare questo desiderio, facendola incontrare con alcuni ragazzi del suo quartiere malati di AIDS.
Con loro Claudia ha iniziato a irequentare la santa Messa quotidiana che cominciava a sentire estremamente necessaria per alleviare le sue sofferenze interiori e quelle fisiche di quei ragazzi. Ma è in particolare l'esperienza di accudire uno di quei ragazzi, ormai malato terminale, a segnare definitivamente la conversione dell'attrice. A! suo capezzale, Claudia ha riconosciuto nel ragazzo il volto di Cristo sofferente e ha pensato intensamente al Getsemani, al terrore e all'angoscia umana che anche Gesù ha provato poco prima di morire. Ella ha compreso così che per incontrare e amare quel Dio, che tanto stava attendendo, doveva riceverLo nell'Eucaristia, per arrivare a scoprirlo negli altri, soprattutto nelle persone più bisognose. Gesù ha suggellato subito questa nuova consapevolezza nel cuore dell'attrice, dandole l'occasione di partire per la missione salesiana in Benin. La difficile realtà della fame, della sofferenza, della guerra non solo ha colpito l'anima di Claudia, ma ha radicalmente mutato il suo modo di pensare e di vivere
Alla luce di quelle povertà, ha provato una profonda vergogna per la vita lussuosa che aveva fino ad allora vissuto, iniziando ad avvertire la necessità di impiegare il suo denaro in modo più intelligente, ovvero a servizio dei più bisognosi.
Tornata in Italia per Natale, ha sentito subito con profondo fastidio il consumismo delle feste e il suo desiderio di andare controcorrente è divenuto più forte.
L'esigenza di compiere passi sempre più importanti nel suo cammino di conversione aveva ormai occupato tutti i suoi pensieri e tutte le sue giornate, cosicché, da lungo tempo, Claudia aveva smesso di dedicarsi alla sua professione di attrice. La mancanza di nuovi contratti di lavoro ha generato in lei un senso di inquietudine per il futuro e la sua giovane fede ha iniziato ad essere posta a dura prova. Decisa a non abbondare piu'  il prezioso tesoro dell'amore dì Dio, l'attrice ha rifiutato un paio di contratti che contraddicevano nettamente la sua conversione.
Poco dopo, visitata una chiesa di Roma dedicata al culto della Divina Misericordia, è rimasta colpita dalle parole delle rivelazioni di Gesù a s. Faustina («Gesù confido in te») e, da quel momento, ha deciso di affidare tutto il suo futuro personale e professionale nelle mani di Gesù, divenendo anche apostola della Divina Misericordia. Impegnatasi a diffondere il messaggio della misericordia dì Gesù, l'aiuto del Signore non è tardato ad arrivare.
Nel 2005, inlatti, lo Spirito Santo le suggerisce di fondare l'associazione "Le opere del Padre" che si prodiga in opere di misericordia spirituali e corporali a favore dei bisognosi e, in particolare, delle popolazione povere dell'Africa. Oggi, l'associazione sostiene a distanza molti bambini e famiglie della Repubblica Democratica del Congo, del Congo Brazaville e del Burundi.
Nel corso della serata, Claudia ci ha mostrato molte foto della missione che l'associazione si è impegnata a svolgere in questi luoghi. Lo Spirito Santo ha illuminato anche la sempre viva passione di Claudia per la recitazione, tant'è che ella oggi coordina una scuola di giovani attori ai quali insegna la professione e l'avvicinamento onesto e pulito al difficile mondo dello spettacolo.
Al termine della sua testimonianza, Claudia con parole decise ha affermalo: «Vi posso assicurare che Dio non mi ha tolto niente... ho dovuto si' rinunciare a tante cose... ma Dio non mi ha tolto niente! ». Anzi, Dio le ha fatto riscoprire la dignità altissima di essere Sua figlia e sappiamo che per questo in Cielo oggi si fa festa!
(Mariagrazia Pegolo - exallieva del Don Bosco di Pordenone)



Grazie,  MariaGrazia Pegolo!