lunedì 25 febbraio 2013

Grazie a Benedetto XVI.mo


Nell' ultimo raduno  di tutte le virtu' umane, tutte si riconobbero tra loro e si salutarono come eterne amiche che si riincontravano dopo qualche tempo di assenza. Due sole si sono manifestate meravigliate dell'esistenza l'una dell'altra. Una si chiama Beneficienza e l'altra Riconoscenza...

Quanto a noi, e' dal cuore che sgorga il grido di Grazie al nostro caro Pastore e Padre, che ci ha accompagnato per otto anni di Pontificato sotto il nome di Benedetto XVI.mo. Nome che lo ricordera' alla nostra persona per sempre.

Conserviamo come un  tesoro le sue ultime raccomandazioni e precisazioni dette nell'Angelus di domenica scorsa 24 febbraio:


- "L’esistenza cristiana – ho scritto nel Messaggio per questa Quaresima – consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio, per poi ridiscendere portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio" (n. 3).
Cari fratelli e sorelle, questa Parola di Dio la sento in modo particolare rivolta a me, in questo momento della mia vita. Grazie! Il Signore mi chiama a “salire sul monte”, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui ho cercato di farlo fino ad ora, ma in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze. Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria: lei ci aiuti tutti a seguire sempre il Signore Gesù, nella preghiera e nella carità operosa.-(da Vatican.va)


Grazie Santita'!