martedì 17 settembre 2013

Martiri

Ci sono ancora i martiri e ce ne sono anche di non conosciuti, ma non meno grandi.
Ricevo da un mio amico e faccio conoscere la testimonianza seguente.


Martire dell'Eucaristia.


.                                LA PICCOLA CINESE, MARTIRE DELL’EUCARISTIA


Il P. Luca Fransen, espulso dalla Cina nel 1952, raccontò questa storia al suo arrivo ad Hong Kong. È la storia di una bambina - di cui purtroppo non conosciamo neanche il nome - che dette la sua vita per l’Eucaristia.
Un giorno, un ispettore dell'insegnamento comunista entrò nella scuola parrocchiale in cui insegnava il Padre Fransen, accompagnato da quattro soldati armati fino ai denti. Avanzò fino alla pedana e scagliò a terra il Crocifisso che stava sul muro. Si mise poi a parlare ai bambini, dicendo loro che tutte le immagini religiose erano antipatriottiche; comandò loro di alzarsi uno per uno e di gettar via tutte le immagini sacre che avevano. La maggior parte dei bambini obbedì. Soltanto una bambina di tredici anni si rifiutò di obbedire. Le sue mani stringevano un’immagine di Gesù che non avrebbe lasciato per niente al mondo.
L’ispettore impallidì per la rabbia nel vedere che la bambina non gli obbediva: cercò allora di far sì che gli lasciasse vedere l’immagine. Non vi riuscì. La schiaffeggiò, ma la bambina continuava a stringere nel pugno il suo tesoro. Alla fine l’ispettore ordinò ad uno dei soldati: «Va’ in cerca del padre di questa bambina e portamelo qui».
Gli altri soldati ebbero ordine di radunare in chiesa tutti gli uomini del paese. La bambina e suo padre stavano in piedi vicino alla balaustra con le mani legate dietro la schiena. L’ispettore salì sul presbiterio, si mise vicino al tabernacolo e pronunciò un diabolico discorso contro la presenza reale di Gesù nel Santissimo Sacramento. Quando il suo discorso arrivò al punto culminante, disse ai soldati che rompessero il tabernacolo. Prese il Ciborio, tolse il coperchio e sparse tutte le Sacre Particole per terra in atto di sfida. Il Padre Fransen, da una camera attigua dove si trovava prigioniero, fu testimone impotente di tanta dissacrazione. Poco dopo gli uomini uscirono dalla chiesa e il padre della bambina fu portato in carcere. La bimba, esausta per la dura prova subita, cadde svenuta contro una colonna finché una brava donna la portò a casa sua.
Il giorno seguente, la mattina molto presto, il Sacerdote, dalla stanza nella quale si trovava prigioniero, vide la bambina che entrava nella chiesa deserta; la vide inginocchiarsi e pregare per alcuni momenti; poi con la lingua, raccogliere una delle Particole che erano sparse per terra. Fatto quindi un breve ringraziamento, se ne andò.
Questo si ripeté per vari giorni di seguito. Finché una mattina, mentre la bambina, inginocchiata, faceva la sua preparazione alla Santa Comunione, il Padre Fransen vide un soldato comunista che entrava in punta dei piedi nella chiesa; aveva in mano un revolver; prese la mira, e il proiettile fece bersaglio nel corpicino della bimba. Ma questa si rianimò e trascinandosi, poté arrivare fino all’Ostia più vicina; si comunicò e poi cadde, morta. 
...
I soldati diedero il permesso al Padre Fransen di uscire dalla sua prigione per celebrare il funerale.

Non si puo' non rimanere scossi ed impressionati da un tale episodio e lodare il Signore che da' tanta forza ai suoi Martiri, piccoli e grandi. Ma non si puo' nemmeno dimenticare che anche in questi giorni molti Cristiani cadono sotto la violenza omicida di uomini senza cuore