giovedì 16 ottobre 2014

Famiglia cristiana

Famiglia.
Nostalgia di famiglia.
Nostalgia di preghiera.

 
dal Web



Disse Papa Francesco, quasi in poesia; era il 4 ottobre 2014:
"Scende ormai la sera sulla nostra assemblea.
È l’ora in cui si fa volentieri ritorno a casa
per ritrovarsi alla stessa mensa,
nello spessore degli affetti,
del bene compiuto e ricevuto,
degli incontri che scaldano il cuore e lo fanno crescere,
vino buono che anticipa nei giorni dell’uomo
la festa senza tramonto.
È anche l’ora più pesante
per chi si ritrova a tu per tu con la propria solitudine,
nel crepuscolo amaro di sogni e di progetti infranti:
 quante persone trascinano le giornate
nel vicolo cieco della rassegnazione,
dell’abbandono, se non del rancore;
in quante case è venuto meno il vino della gioia
e, quindi, il sapore – la sapienza stessa – della vita
[...]
Degli uni e degli altri
questa sera
ci facciamo voce
con la nostra preghiera,
una preghiera per tutti".(1)
(Papa Francesco)


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(1)           In questo contesto la Chiesa avverte la necessità di dire una parola di speranza e di senso. Occorre muovere dalla convinzione che l’uomo viene da Dio e che, pertanto, una riflessione capace di riproporre le grandi domande sul significato dell’essere uomini, possa trovare un terreno fertile nelle attese più profonde dell’umanità. I grandi valori del matrimonio e della famiglia cristiana corrispondono alla ricerca che attraversa l’esistenza umana anche in un tempo segnato dall’individualismo e dall’edonismo.
Occorre accogliere le persone con la loro esistenza concreta, saperne sostenere la ricerca, incoraggiare il desiderio di Dio e la volontà di sentirsi pienamente parte della Chiesa anche di chi ha sperimentato il fallimento o si trova nelle situazioni più disparate.

Questo esige che la dottrina della fede, da far conoscere sempre di più nei suoi contenuti fondamentali, vada proposta insieme alla misericordia.( Voce del Sinodo sulla Famiglia) (cfr.Retesicomoro 16 ottobre 2014 )

lunedì 13 ottobre 2014

Taglialegna

AM

Affilare la gioia…
S. Domenico Savio entro’ nell’ufficio di Don Bosco e vide sulla parete un cartello…:
-          Cos’e’ scritto li’?...- domando’
E Don Bosco: - „Da mihi animas cotera tolle”, „ che vuol dire: „dammi la salvezza dei giovani e prenditi pure il resto”!
E Domenico disse: - Ho capito!... Qui si cerca la salvezza eterna dei giovani. Voglio anch’io far parte di questo suo impegno.
Don Bosco che cercava le anime, oggi cerca la tua anima per raccontarti qualcosa…



Il taglialegna.
C'era una volta un possente taglialegna in cerca di lavoro. Dopo aver girato diverse città, il taglialegna trovò finalmente impiego presso un importante commerciante di legno. L'ottima paga e le eccellenti condizioni di lavoro convinsero il taglialegna a dare il meglio di sé.
Il primo giorno il capo diede al nuovo arrivato un'ascia e gli indicò l'area del bosco dove avrebbe dovuto lavorare. Al termine della giornata, il possente taglialegna frantumò il record degli altri dipendenti, raggiungendo i 18 alberi abbattuti. Il capo si congratulò sinceramente con lui e questo motivò ancor più il taglialegna.
Il secondo giorno il taglialegna lavorò con tutte le sue energie, ma al tramonto gli alberi abbattuti furono 15. Per nulla demoralizzato, il terzo giorno il taglialegna si impegnò con ancora più vigore, ma anche questa volta il numero di alberi calò: 10 unità. Per quanta energia mettesse nel suo lavoro, giorno dopo giorno, il numero di alberi abbattuti continuò a calare inesorabilmente.



Mortificato, il taglialegna sì presentò dal capo scusandosi per lo scarso rendimento. Al che l'esperto commerciante di legno pose al suo dipendente una semplice domanda: "Quando è stata l'ultima volta che hai affilato la tua ascia?". Un po' imbarazzato il taglialegna rispose: "Signore, non ho avuto tempo per affilare la mia ascia, ero troppo impegnato a tagliare gli alberi".

E tu?... quanti giorni hai lasciato prima di confessarti ancora?....
E tu?...  quanto tempo hai lasciato prima di pregare ancora?...
E tu?... quanto tempo hai lasciato prima di incontrare ancora Gesù’ nell'Eucaristia?
…prima di obbedire?
… prima di fare il tuo dovere?
…prima di leggere il Vangelo, di meditare?
… prima di chiedere perdono, di fare la pace, di parlare con quel tuo compagno/a?

Non siamo solo muscoli, intelligenza, emotività
 In ciascuno di noi c’e’ qualcosa dentro  di profondo, di grande, di bello…che dobbiamo…affilare…per non perdere la gioia.