sabato 15 novembre 2014

Gender?...

Gender sì gender no?




„Corporeità e sessualità sono dimensioni fondamentali della persona umana, esprimendone radicalmente relazionalità,  ricche differenze personali e capacita' generativa. Esse non sono importanti solo sul piano affettivo, ma su di essi si fonda l’essere ed il fare famiglia, e quindi, il matrimonio, la paternità e la maternità, la vita sociale, fino alla sfera politica, nel suo senso più proprio e più nobile di costruzione del bene comune.

Nascondere questi contenuti ad un ragazzo/a che ne cerca il significato, non accettare la SFIDA EDUCATIVA che la sessualità racchiude, significa ridursi a individui soli, atomizzati, incapaci di costruire relazioni stabili e con responsabilità per il bene comune, in fin dei conti più facilmente manipolabili”.



E allora?...Gender che stravolge questi valori sì o gender no?...

Al gender  che causa un problema culturale: 
appiattire la differenza sessuale e la genitorialità, 
va risposto :

NO!

Corporeità e sessualità sono dimensioni fondamentali della persona umana, esprimendone radicalmente relazionalità, ricchezza di caratteristiche e differenze particolari e capacita' generativa.

E dunque....

Si deve ricominciare a educare come si deve!...

1-   I genitori si riprendano la responsabilità di educare i propri fgli!

La Costituzione italiana, all’art.30, del resto, recita: “È diritto e dovere dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio (…)”; e la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo art.14 , par 2), a sua volta, dichiara: “Gli Stati parti devono rispettare il diritto e il dovere dei genitori ( …) di guidare il fanciullo nell'esercizio del diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione in modo consono alle sue capacità evolutive”.

Il che significa per quanto riguardi i genitori:  

ricominciare ad assumersi la propria responsabilità educativa.

Per questo:

2-   Si attui il “Patto di corresponsabilità” fra scuola, famiglia e studenti  e
e  associazioni di famiglie, in alleanza con la scuola.

3-   Si attui il contatto fra genitori, docenti e referenti di esperienze educative valide in particolare sui temi dell’affettività e della sessualità.  Occorre da un lato riaffermare che il lavoro educativo compete in primis alla coppia genitoriale, ma dall'altro sottolineare che le risorse che vanno attivate non possono provenire solo dal suo interno
(cfr. Forum delle associazioni familiari).