lunedì 12 dicembre 2016

Maturita'

Esempi di Papa Francesco


Sono esempi che rimandano alla formazione umana che tutti noi dovremmo curare nella sua pienezza.





Dal monastero dei Carmelitani scalzi di Snagov Bucarest


(da Vatican Va: ALLA COMUNITÀ DEL PONTIFICIO SEMINARIO REGIONALE PUGLIESE “PIO XI”)

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Quando io, come maestro dei novizi e anche come superiore provinciale, avevo qualche problema con qualcuno, lo mandavo a parlare con suor Bernadetta.
 E lei, due “schiaffi spirituali”, e la cosa si sistemava. Quella saggezza delle donne di Dio, delle mamme. E’ una grazia crescere nella vocazione sacerdotale avendo vicino queste donne, queste mamme, che sanno dire le cose che il Signore vuole che siano dette. Lei poi è stata trasferita a Roma, e io sempre quando venivo la andavo a trovare. Ricordo che l’ultima volta che l’ho vista le ho telefonato, e lei: “Prima di andarsene, venga un’altra volta” – “Ma perché?” – “Voglio che mi dia la santa Unzione [degli infermi], perché non ci vedremo più”. Quel senso della donna, 85 anni già… 

E un giorno di Tutti i Santi le ho dato l’Unzione dei malati e lei 
se n’è andata a metà dicembre.

Questo lo voglio dire per rendere omaggio a questa donna e a tante come lei, che consacrano la vita al Signore e sono vicine all’apostolato dei preti, sono vicine alla formazione dei preti nei seminari; hanno quella saggezza, quella saggezza delle mamme; sanno dire quello che il Signore vuole che sia detto. 
E per me è un dovere fare il nome di Suor Bernadetta oggi. 
E ringrazio la vostra terra per averci dato una donna così.





(da Vatican Va: ALLA COMUNITÀ DEL PONTIFICIO SEMINARIO REGIONALE PUGLIESE “PIO XI”)
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Padri che ricevono la paternità degli altri e la danno ad altri. 
E’ bello essere sacerdote così. 
Una volta ho trovato un parroco di un paese piccolo, un bravo parroco: 
“Tu cosa fai?” 
 “Io conosco il nome di ognuno dei miei parrocchiani, della gente” 
 “Dimmi, ogni persona?” 
“Tutti! Anche il nome dei cani!”. 

Era vicino alla gente.





a Snagov





3                       da Zenit 16 dic.2016.

All'Ospedale Gesù Bambino


il Papa ha ricordato la sua operazione a 21 anni per una grave polmonite. “Non si sapeva cosa fosse, pensavano fosse un’influenza, poi tanta febbre… Mi hanno portato in ospedale e subito mi hanno tolto tanto liquido dal polmone. Il dottore ha detto: ‘Gli dia un milione (per fare un esempio) di penicillina e 500mila grammi di streptomicina’. E se n’è andato. E la suora che era infermiera ha detto: ‘No, 3 milioni e 1milione. Perché aveva il fiuto della malattia”.
“Io non sparlo contro i medici, sono bravi eh!”, ha aggiunto Francesco con ironia, ma “voi ( Infermiere )avete il fiuto della malattia.




Papa Francesco - da facebook




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Da retesicomoro 17 dicembre 2016

Messa e telefonino…
Dice Papa Francesco all’intervistatore belga:
- Mi fa ricordare quel sacerdote che avevo a Buenos Aires – che continua a celebrare la Messa e a lavorare, e ha 92 anni! –, e all’inizio della Messa dà sempre alcuni avvisi. È molto energico, 92 anni, predica molto bene, la gente lo va ad ascoltare…:
“Per favore, spegnete il telefonino”…
E durante la Messa, cominciava l’Offertorio, si sente un telefono…
Si fermò e disse: “Per favore, spengete il telefono cellulare”.
E il chierichetto, che stava accanto a lui, gli disse:
 “Padre, è il suo”.
…E lui lo tirò fuori e disse: “Pronto!” …

Da Intervista a Papa Francesco da parte del settimanale cattolico belga Tertio (7 dicembre 2016) in Retesicomoro venerdi’ 16 dicembre 2016.





Angelus 26 dicembre

Testimoni di Cristo.

 Ieri, giorno di Natale, i cristiani perseguitati nell’Iraq hanno celebrato il Natale nella loro cattedrale distrutta: è un esempio di fedeltà al Vangelo. Nonostante le prove e i pericoli, essi testimoniano con coraggio la loro appartenenza a Cristo e vivono il Vangelo impegnandosi a favore degli ultimi, dei più trascurati, facendo del bene a tutti senza distinzione; testimoniano così la carità nella verità.
( da Vatican.va)