martedì 3 ottobre 2017

L'amore di Cristo ci spinge- ottobre missionario

Le Missioni e il Rosario


Missione                  



In questo mese di ottobre preghiamo perchè
l'annuncio missionario dell'amore Misericordioso
del Padre, del Figlio e dello Spirito
 possa raggiungere ogni persona.


Chiediamo allo Spirito Santo di farci prendere coscienza che il più grande dono che abbiamo ricevuto è di aver conosciuto Gesù e in Lui aver trovato il senso della vita.

A suo tempo 
gli Apostoli
 hanno incontrato Gesù, il Maestro che donando la sua vita per amore ha dato loro la risposta fondamentale sul senso della vita. 
Si sono innamorati di Cristo 
e questo li ha spinti a farlo conoscere ad altre persone facendole innamorare a loro volta e così l'amore di Cristo è giunto fino a noi.

Si è così compiuta in pienezza la promessa di Gesù: “Io sono la luce del mondo. Chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).

Di testimone in testimone questa luce è giunta fino a noi. 


Per non spegnere questa luce
la missione di ogni cristiano
è quella di annunciare Cristo alla società di oggi
 non solo con le parole ma soprattutto con la vita.

Oggi tocca a te, annunciare: è la missione di tutti coloro che, immersi nell'amore di Cristo per mezzo del Battesimo, sentono di poter dire con san Paolo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.


Ognuno di noi ha l'onore e il dovere di annunciarlo in famiglia, nell'ambiente di lavoro, con semplicità. Aiutare le persone che vivono con noi a ritrovare in Gesù l'orientamento della loro vita; a ritrovare la speranza perchè questa nostra esistenza terrena è un cammino dove Gesù è al nostro fianco, lo Spirito vive dentro di noi e ci sta accompagnando fino all'incontro con il Padre per un amore che non finirà più.


ROSARIO                                           



Ottobre è anche il mese che richiama la preghiera del Rosario.
"Recitare il Rosario significa imparare a guardare Gesù con gli occhi di sua Madre, amare Gesù con il Cuore di sua Madre...

'' Con Maria, ancella del Signore, scoprire­te la gioia e la fecondità della vita nascosta.
Con Lei, discepola del Maestro, seguirete Gesù lungo le strade della Palestina, divenendo testimoni della sua predicazione e dei suoi miracoli.
Con Lei, Madre dolorosa, accompagnerete Gesù nella passione e nella morte.
Con Lei, Vergine della speranza, accoglierete l'annuncio gioioso della Pasqua e il dono inestimabile dello Spirito Santo ".
 Giovanni Paolo II

... che ha pure detto alle  famiglie:

 "Il Santo Rosario 

recitato in famiglia

 è lodevole abitudine e dolce espressione della Fede religio­sa.

La casa diventa così il santuario domestico

di cui i genitori sono in qualche modo i sacerdoti. 

Che la famiglia di oggi non dimentichi mai questo modo singolare

 di ono­rare Dio e la Vergine Maria sua Madre ".

( Don Ferdinando Colombo)
  






Italia anni 50'
Una vecchina vicino alla stufa sta recitando il Rosario.
Entra nella stanza un uomo. E'noto personaggio di convinzione comunista e appartiene al Consiglio Regionale.
Vede la vecchina con in mano il Rosario; sta pregando.
Con rabbia quell'uomo le strappa il rosario di mano e grida: " Butta via queste anticaglie!.."
Lui e' il figlio  della vecchina, il piu' anziano dei figli.
Essa dice semplicemente:"... va bene!...Ma adesso, cosa mi dai tu perche' io trovi conforto nel dolore, quando tutto mi sembra mi cada addosso e non so come fare...Quando mi assale la malattia e la morte si avvicina...Cosa mi dai tu per confortarmi e sperare...?"
Quell'uomo comunista fino all'osso si sente trafiggere il cuore e dice:
"Hai ragione, mamma! ...Scusami!"
E ripone nella mano della mamma anziana la corona che le aveva strappato e che voleva gettare via... " Scusa, mamma!..."





O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio,
vincolo di amore che ci unisci agli Angeli,
torre di salvezza negli assalti dell'inferno,
porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell'ora dell'agonia.
A te l'ultimo bacio della vita che si spegne.
E l'ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave,
o Regina del Rosario, o Madre nostra cara,
o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo.