giovedì 6 maggio 2021

Abba Filippo ci scrive dall'Etiopia

 


































Don Filippo Perin






Carissimi amici, come state?
Spero bene, qui domenica scorsa abbiamo celebrato la santa Pasqua,
quest’anno il calendario della chiesa ortodossa, che anche noi
cattolici in Etiopia seguiamo, aveva ben 5 settimane di differenza,
loro calcolano la Pasqua nella prima domenica dopo la prima luna piena
dopo il 3 aprile, noi dopo il 21 marzo, per via di un altro calendario
che seguono, quello giuliano. Speriamo un giorno che tutti i cristiani
possano celebrare nello stesso giorno la Pasqua.

E’ arrivata anche qui in Etiopia una seconda ondata di corona virus,
sono riaumentati i casi e i defunti, in totale siamo a 270 mila casi e
3.700 morti, dall’inizio, in queste settimane ci sono stati mille casi
al giorno e circa 30 morti, soprattutto nelle grandi citta’
dell’altopiano. A Gambella ci sono dei casi, ma non diffusi.
Comunque cerchiamo tutti di stare attenti con le distanze e le mascherine.
Il 6 giugno ci saranno le elezioni generali in Etiopia e queste
settimane che le preparano sono piene di incertezze per via di
possibili proteste, attacchi, vendette... speriamo che tutto possa
svolgersi in pace.
Nella regione del nord, in Tigray, continua la guerra silenziosa tra le
truppe della regione e i soldati eritrei entrati in Etiopia un po’ di
mesi fa’. Tutta la regione è ancora ferma, vie di comunicazione,
scuole, uffici, lavori vari per i continui attacchi da una parte e
dall’altra, nessuna strada è sicura. Anche le nostre 4 comunità
salesiane che sono presenti nella regione, mantengono la presenza ma
non possono aprire le scuole o l’oratorio per questa “guerriglia” che
continua.
Il governo centrale etiopie non dice niente, aspetta le elezioni;
speriamo che dopo queste ci sia una svolta nel trattare per la pace
tra le varie fazioni.

Qui a Lare sono arrivate le piogge che hanno portato un bel fresco,
siamo scesi a 30° durante il giorno, solo le zanzare adesso danno un
po’ fastidio, il fango per le strade e qualche insettone non ben
identificato. E’ tornato a farsi vedere il nostro varano, insieme alla
sua famiglia, un lucertolone lungo quasi un metro che gira nel nostro
terreno.

Abbiamo celebrato bene la Pasqua, nelle Messe del giovedi’, del
venerdi e della notte del sabato santo. Tutto poi è culminato
domenica di Pasqua: tanti ragazzi e giovani e tante mamme, con tanti
battesimi e prime comunioni. Abbiamo iniziato verso le 9.00 del
mattino per concludere verso le 12.00, tra canti, di gioia, danze al
Signore, poi fuori della Chiesa un bel programma di altri canti,
discorsi e tanto entusiasmo per festeggiare Gesu’ risorto. Infine un
bel pranzo tutti insieme, con la nostra bella mucca e tanta polenta.
Alla fine regali per tutti: per ogni gruppo un kg di caffe’ e di
zucchero da bersi in compagnia nel pomeriggio.

Sabato santo abbiamo festeggaito Pasqua in anticipo nella cappella di
Tiajak, vicino al fiume. Dopo tanti mesi di incontri, catechesi e
preparazione, abbiamo celebrato 20 battesimi con 12 comunioni, con una
bella presenza di comunità. Abbiamo ancora altre due Pasque da
celebrare a Kubri e a Wincew, ma lo faremo nelle prossime domeniche,
anche lì ci aspettano vari battesimi e comunioni.

Ecco il messaggio di Pasqua: gli apostoli sono scappati al vedere la
croce, ma poi ritornano e predicano il Vangelo e danno la vita per
Gesù. Cosa è successo tra la croce e quell' entusiasmo che è venuto
dopo? Hanno visto Gesù vivo, risorto, presente tra loro. Ecco
l’augurio di Pasqua: vedere Gesù vivo nella propria vita, nella
famiglia, nella Chiesa e allora tutto cambia, tutto si rinnova.

La gente in questo periodo sta pulendo dalle erbacce i piccoli terreni
che possiedono e tra poco pianteranno il granoturco, zappando prima il
terreno. E’ un momento di lavoro comunitario, tutta la famiglia
partecipa e ci si aiuta anche tra le varie famiglie. Le mucche, gli
animali preferiti dai Nuer, tornate dal fiume, stanno vicino alle
loro capanne qui a Lare. Gli alberi si risvegliano e tutto diventa
verde per la pioggia.

I nostri tre asili continunano, i bambini sono sempre contenti di
venire a scuola per imparare, giocare, incontrarsi, pregare, fare una
sostanziosa merenda. Ogni settimana facciamo tre visite, Simon, un
catechista di Lare e io, per incontrare i bambini, gli insegnanti,
vedere che tutto sia a posto.
A Lare, oltre all’asilo, abbiamo l’oratorio nel pomeriggio e la
libreria alla sera che funzionano sempre bene.

Tanti amici ci aiutano sempre, nella realizzazione di un pozzo, nel
sostenere gli asili, nella costruzione e riparazione delle capanne
della gente, nel cibo mensile per chi ha più bisogno, nelle cure
mediche per chi è ammalato, per degli studenti che vivono a Gambella,
per chi torna in Sud Sudan, e ancora per tante altre persone,... Grazie
di cuore a tutti questi amici. Facciamo sempre quello che possiamo, in
fondo siamo qui per condividere sia le gioie, sia le difficoltà di
questa gente, cercando di aiutarsi insieme.

Una preghiera speciale per il nuovo Vescovo di Rumbek, padre Cristian
Carlassare: la scorsa settimana e' stato vittima di un attentato. Due
persone gli hanno sparato alle gambe per intimorirlo. Nella foto lo
vediamo gia' in buona salute e forza.

Vi mando un saluto e un GRAZIE DI CUORE per tutto il vostro sostegno,
vi ricordo con affetto e con una preghiera da Lare, Etiopia.

D. Filippo.