domenica 27 febbraio 2022

Don Filippo dall'Etiopia.

 

Un grande Missionario Salesiano ci scrive dall’Etiopia

 

Don Filippo Perin

22 feb 2022, 10:18

  


Carissimi amici, come state?

Spero bene, qui e’ scoppiata l’estate, cioe’ il periodo più caldo

dell’anno, temperature fisse, ormai da giorni, sui 40°; una luuuuuunga

quaresima che ci portera’ alla Pasqua, che per noi che seguiamo il

calendario della chiesa cristiana ortodossa qui in Etiopia, 

sara’ il 24 aprile.

 

Siamo a febbraio e tutte le scuole del paese fanno un periodo di

vacanza di circa due settimane, tra il primo e secondo semestre, qui

non ci sono le vacanze di Natale. Anche la nostra missione respira un

po’, con la pausa dei nostri 4 asili e della nostra libreria e con i vari

corsi per gli studenti.

Tutti ne approfittano per andare al fiume, distante circa 7 km da Lare

per raccogliere il granoturco che avevano seminato tre mesi fa, sulle

rive del fiume.

L’oratorio pomeridiano è sempre aperto anche se in questo periodo ci

sono le competizioni tra i vari villaggi organizzati dal governo,

sfide a calcio, pallavolo e basket, per cui l’oratorio si svuota.

 

Continuano molto bene le attività della parrocchia, stiamo visitando

le varie famiglie, un impegno lungo di tre mesi, siamo a piu’ di

meta’. In questo periodo le richieste dalle famiglie sono soprattutto

per il cibo, per chi non riesce a coltivarlo al fiume oppure ha

qualche altro problema. Ogni mese cerchiamo di aiutare una ventina di

famiglie in difficolta’ con del granoturco per fare la polenta. Un

altro aiuto sono dei materassi, per delle nuove famiglie o per chi non

l’aveva ancora ricevuto e infine un aiuto per le medicine, pocchi

hanno dei soldi in tasca e allora vengono alla missione, noi gli diamo

qualche cosa per andare alla clinica e comprare le medicine.

E poi aiuto per due famiglie che hanno avuto due gemelli per comprare

il latte, per delle capanne, per dei recinti, per....

 

Per tutti comunque cerchiamo di dare un momento di ascolto, di

dialogo, di comprensione delle difficoltà, di aiuto e sostegno se

possiamo.

Questo ci ricorda sempre che siamo qui non solo per portare qualche

cosa, qualche aiuto, ma soprattutto per condividere la vita, le

difficoltà e aiutare ad avere fiducia in se stessi, a pensare con

speranza al proprio domani, prima di tutto parlandone, condividendo,

sentendo che a qualcuno importa che nella vita sto vivendo quella

cosa. Poi, piano piano, si cerca di fare dei passi insieme. Alle volte

e’ semplice e alla volte e’ molto complicato e ci vuole tanta

preghiera.

 

Abbiamo iniziato la domenica la Grande Catechesi, siamo in tre che

affrontiamo vari temi, legati insieme con il filo conduttore dei Dieci

Comandamenti, o meglio delle Dieci Parole, trasformando l’omelia in un

bel incontro interattivo.

 

Anche le attivita’ delle vari cappelle continuano, soprattutto adesso

che possiamo visitarle tutte, Gok, Kubri e TiaJiak, e la nuova di

Pilual con la catechesi e la Messa al sabato o alla domenica.

 

E’ arrivata la macchina per scavare un nuovo pozzo a mano per l’acqua

a Pilual, ma dopo due giorni si e’ rotta. Stiamo aspettando che torni

da Gambella con il pezzo riparato e che possa finire il lavoro,

soprattutto trovando l’acqua, per questo nuovo bel pozzo a Pilual.

 

Notizie dalla guerra in Etiopia, in Tigray: dopo la ritirata dei

ribelli tigrini dentro la loro regione, il governo ha aperto qualche

varco per far entrare vari aiuti umanitari alle popolazioni di quella

regione, pero’ ancora non sono iniziati i negoziati di pace, tutto

tace, ma speriamo che al piu’ presto possano iniziare.

 

Anche in Sud Sudan, appena a10 km dalla nostra missione, ci sono stati

degli scontri in questo mese tra i soldati del governo e quelli Nuer,

la situazione in Sud Sudan e’ migliorata, ma per la pace nelle varie

regioni e soprattutto in quella vicino all’Etiopia ci vuole ancora

molto tempo.

 

Abbiamo avuto alcuni attacchi da parte dei Murle, una tribu’ che vive

in Sud Sudan, ma cher durante i mesi caldi, viene in Etiopia per

rubare mucche e bambini. Hanno attaccato una autobulanza e ucciso

parecchie persone qualche settimana fa. Il governo ha costrituito una

milizia di soldati per proteggere il confine la gente che adesso vive

vicino al fiume.

 

Iniziera’ la quaresima tra poco, e il primo inivito e’ di pregare di

piu’, per la pace, perche’ non scoppi la guerra, come in Ucraina,

perche’ chi ha subito una perdita trovi sollievo, il secondo invito e’

di spostare il baricentro della nostra vita da noi stessi a Dio e gli

altri, avendo un pensiero per Dio e per gli altri.

Da qui vi ricordiamo tutti volentieri e preghiamo per voi. Grazie e a presto.

 

Abba filippo