AM
Bacau 25 aprile 2011
Carissimo "Antonio",
ho ricevuto i tuoi auguri pasquali e la dolorosa notizia di una ulteriore sofferenza che e' caduta su di te. Un piccolo scivolone ti ha causato una rottura alla gamba gia' sofferente. E' come se il male volesse incrudelire ancora di piu' su di te. E QUESTO TI SCONCERTA E TI FA GUARDARE IN SU CON UN PO' DI AMAREZZA...
Chi ce l'ha con me?...perche' questo ancora a me?...
Non ti ho voluto rispondere subito, perche' anch'io sento il dispiacere del tuo soffrire. Ho cercato di pregare di piu' per te: piu' intensamente. Ho cercato di ascoltare la voce di Dio che parla nella Scrittura e nell'insegnamento della Chiesa. Ho letto qui e la'...Ho pensato. E ancora non so.Ma tu dici nella tua e-mail e lo scrivi in lettera maiuscola: INSISTI.
E allora mi pare di capire... Vedi, ognuno ha una strada da percorrere nella vita che corrisponde alla fiducia che Dio ripone in lui. Questa strada si puo' accogliere ed accettare nelle sue luci ed ombre o si puo' rifiutare. Si puo' sopportare bestemmiando o si puo' vivere con rassegnazione come un cane bastonato che guarda con paura il Padrone. Si puo' accogliere e viveren intensamente nei suoi vari momenti facendone un si', come Gesu' ha fatto nell'orto degli ulivi...Si puo'. Vedi, io non so perche' il Signore ha voluto che stessi male e arrivassi sulla soglia della fine e poi mi ha ridato la salute. Tu non sai perche' continui a soffrire e non puoi espandere la tua gioia di vivere in altro modo. Non sappiamo. Ma un Figlio che sa che suo Padre e' solo Bonta' ed Amore sicche' non risparmia se' stesso fino a morire nella Persona di Cristo non e' certamente da colpevolizzare, non e' nemmeno da istruire per insegnargli quello che deve fare nei nostri confronti. E' piuttosto da accettare cosi' come si manifesta a noi. A noi sta accogliere i suoi disegni di amore e di dolore certi che sono per il nostro ultimo e definitivo bene ed anche per il bene degli altri, come?...Lui lo sa e lo fa... Sta nel non elevare se stessi all'altezza di Dio, ma nell'umilta' del servizio, essendo se stessi, essere pian piano palsmati secondo la vera immagine di Dio. E' la nostra strada maestra.
Mi auguro di camminare insieme a te su questa strada,sostenuti dalla Vergine Maria, dietro a Gesu', portando la croce, la nostra croce, con Lui.
Su questa strada INSISTI.
Ciao.
Tuo vecchio cugino Don.
Bacau 25 aprile 2011
Carissimo "Antonio",
ho ricevuto i tuoi auguri pasquali e la dolorosa notizia di una ulteriore sofferenza che e' caduta su di te. Un piccolo scivolone ti ha causato una rottura alla gamba gia' sofferente. E' come se il male volesse incrudelire ancora di piu' su di te. E QUESTO TI SCONCERTA E TI FA GUARDARE IN SU CON UN PO' DI AMAREZZA...
Chi ce l'ha con me?...perche' questo ancora a me?...
Non ti ho voluto rispondere subito, perche' anch'io sento il dispiacere del tuo soffrire. Ho cercato di pregare di piu' per te: piu' intensamente. Ho cercato di ascoltare la voce di Dio che parla nella Scrittura e nell'insegnamento della Chiesa. Ho letto qui e la'...Ho pensato. E ancora non so.Ma tu dici nella tua e-mail e lo scrivi in lettera maiuscola: INSISTI.
E allora mi pare di capire... Vedi, ognuno ha una strada da percorrere nella vita che corrisponde alla fiducia che Dio ripone in lui. Questa strada si puo' accogliere ed accettare nelle sue luci ed ombre o si puo' rifiutare. Si puo' sopportare bestemmiando o si puo' vivere con rassegnazione come un cane bastonato che guarda con paura il Padrone. Si puo' accogliere e viveren intensamente nei suoi vari momenti facendone un si', come Gesu' ha fatto nell'orto degli ulivi...Si puo'. Vedi, io non so perche' il Signore ha voluto che stessi male e arrivassi sulla soglia della fine e poi mi ha ridato la salute. Tu non sai perche' continui a soffrire e non puoi espandere la tua gioia di vivere in altro modo. Non sappiamo. Ma un Figlio che sa che suo Padre e' solo Bonta' ed Amore sicche' non risparmia se' stesso fino a morire nella Persona di Cristo non e' certamente da colpevolizzare, non e' nemmeno da istruire per insegnargli quello che deve fare nei nostri confronti. E' piuttosto da accettare cosi' come si manifesta a noi. A noi sta accogliere i suoi disegni di amore e di dolore certi che sono per il nostro ultimo e definitivo bene ed anche per il bene degli altri, come?...Lui lo sa e lo fa... Sta nel non elevare se stessi all'altezza di Dio, ma nell'umilta' del servizio, essendo se stessi, essere pian piano palsmati secondo la vera immagine di Dio. E' la nostra strada maestra.
Mi auguro di camminare insieme a te su questa strada,sostenuti dalla Vergine Maria, dietro a Gesu', portando la croce, la nostra croce, con Lui.
Su questa strada INSISTI.
Ciao.
Tuo vecchio cugino Don.