Carissimi,
Il
primo di novembre era festa nella Chiesa cattolica e ci siamo fatti
reciprocamente gli auguri di buon onomastico. Era, infatti, la festa di Tutti i
Santi.
E’ il Santo di cui
portiamo il nome.
Il due di novembre ci
siamo recati al Cimitero a pregare sulla tomba dei nostri cari. Ci siamo
ricordati di qualcuno che ci ha amato e ci ha aiutato a vivere, ma che ora ci
ha lasciati per congiungersi ai santi del Cielo.
Dai Santi, dai defunti fino a
noi, il cerchio di amore si chiude e ci avvolge invitandoci a essere capaci di
amare.
La nostra esistenza, infatti, scaturisce dall’amore di Dio e dall’amore
dei nostri genitori esigendo che la nostra vita si svolga, in modo continuo, facendosi
un atto di amore, che s’indirizza verso Dio, verso i nostri cari e il prossimo.
E’ bello questo.
E’ un costante, gioioso, ma anche faticoso impegno di ogni
giorno, che Gesù renderà glorioso.
Quel Gesù che ormai stiamo aspettando nel
prossimo Natale, Egli è Dio con noi che viene a salvarci con una tenerezza
infinita, che lo spinge ad amarci fino a dare la vita per noi.
Accogliendolo
troveremo la gioia, il senso della vita, il perdono l’ebbrezza di comporre una
fraternità universale con l’attesa della vita eterna in Paradiso
.Non resta che
farci un reciproco augurio di partecipare a questo dono d’amore fattoci da Dio
in Gesù Salvatore.
Buon Natale!