Il male
Dio non ci spiega il
male, il perché del male non lo spiega; ma dal male ci libera e ci libera
dispiegando le risorse del bene, radicalizzando
la fedeltà del suo amore misericordioso definitivamente rivelato nella carne
del Figlio suo messo ingiustamente a morte dagli uomini, e proprio così reso
causa di giustificazione, di santificazione e di salvezza per tutti (1
Cor.1,30).
Così ad esempio, afferma Don Bosco: “ Il Signore non nomina mai l’inferno
se non con figure, perché ancorché lo avesse descritto come è, non avremmo
inteso. Nessun mortale può comprendere
queste cose; il Signore le sa e può dirle a chi vuole”.(1)
… Così in questo
incidente, io ero presente.
Ho fatto quasi nulla,
dando solo l’assoluzione da lontano; ma se guardiamo bene l’immagine, vediamo
che c’era lì il Crocefisso, quasi a dirmi: “Nonostante la tua incapacità, io
ero lì per la salvezza di quelle persone che soffrivano il male e il dolore…”.
Di fronte al dolore,
alla sofferenza, al male, non dobbiamo chiedere a Dio “…Perché?...!” Ma riconoscerne
la presenza per soccorrerci in quel male.
E diceva Papa Francesco
a quel bimbo disperato per la morte del papà: “A Dio non si può chiedere il perché
di tutto, alcune cose non si possono capire, ma sappiamo che ci ama ed è
misericordioso”.
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(1) Cfr.: R: Carrelli in
I sogni di Don Bosco, LAS, Roma 2017,
pp. 348-349)