dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

martedì 19 giugno 2012

Accanto al Papa


Bacau 19 giugno 2012.







L'amore di Don Bosco e dei suoi figli al Papa e' espresso in mille maniere.
Uniti in  amore e obbedienza filiale al Santo Padre non possiamo Tralasciare l'occasione di condividere il pensiero dei Pastori, dei credenti e degli onesti giornalisti del nostro tempo circa la grande figura morale di Papa Benedetto XVI.
Le sue parole sono un raggio di speranza per tutti coloro che soffrono in qualunque situazione e luogo di questo meraviglioso pianeta, che e' da noi abitato, ma che ancora non realizza il disegno divino di essere il Regno di Cristo nel suo splendore.
Una toccante dichiarazione del Papa, in cui sembra manifestarsi con discrezione e modestia qualcosa della sofferenza da Lui provata:

" Certo, Paolo avrebbe preferito essere liberato dalla  sofferenza da lui esperimentata "nella sua carne".
 "Ma Dio dice: No, questo è necessario per te. Avrai sufficiente grazia per resistere e per fare quanto deve essere fatto". 

Questo vale anche per noi. Infatti... 
"Il Signore non ci libera dai mali, ma ci aiuta a maturare nelle sofferenze, nelle difficoltà, nelle persecuzioni…" 
E cioe' dobbiamo convincerci che...
"Non è la potenza dei nostri mezzi, delle nostre virtù, delle nostre capacità che realizza il Regno di Dio, ma è Dio che opera meraviglie proprio attraverso la nostra debolezza, la nostra inadeguatezza all'incarico. Dobbiamo, quindi, avere l’umiltà di non confidare semplicemente in noi stessi, ma di lavorare, con l'aiuto del Signore, nella vigna del Signore, affidandoci a Lui come fragili vasi di creta”.

Queste toccanti espressoni che danno un lieve e modesto accenno al proprio soffrire di Pontefice della Chiesa di Gesu', suscitano una riflessione.

 Commenta allora Mons. Bruno Forte, usando ancora espressioni del Papa:
Traspare qui la testimonianza dell’uomo di fede, che sa bene quanto importante siano “la costanza, la fedeltà del rapporto con Dio, soprattutto nelle situazioni di aridità, di difficoltà, di sofferenza, di apparente assenza di Dio”. E questo è frutto di un grande amore:
 “Soltanto se siamo afferrati dall’amore di Cristo, saremo in grado di affrontare ogni avversità come Paolo, convinti che tutto possiamo in Colui che ci dà la forza”. 

 Sullo squallore della vicenda “Vatican Leaks” si leva la grandezza della statura spirituale di questo Papa, che diventa un messaggio di vita e di speranza per tutti noi: 

"Di fronte alle prove della vita e della storia, specie di quelle che ci arrivano tanto inaspettate, quanto dolorose, da quelle morali a quelle fisiche (come ad esempio nelle vicende drammatiche del recente terremoto in Emilia), di fronte alla crisi etica che è alla radice delle difficoltà odierne nel “villaggio globale”, occorre soprattutto mantenere alta la fiducia nella forza del bene, della capacità della verità di risultare alla fine vincente, e la serena certezza - vivissima in chi crede - di non essere soli, ma di poter contare sulla fedeltà di un amore che non verrà mai meno e che sosterrà nei flutti la barca della Chiesa e di chiunque si affidi al Dio vivente su una rotta sicura, verso un porto di giustizia e di pace per tutti". (Mons Bruno Forte).
(La fonte e'  Zenit.org del 18 giugno 2012.)


E' un programma di vita, dunque, sia l'esempio di questo grande Papa come il suo insegnamento , che si imprime indelebile nel nostro cuore ad impegno di vita:

Il Signore non ci libera dai mali, ma ci aiuta a maturare nelle sofferenze, nelle difficoltà, nelle persecuzioni…(Benedetto XVI).