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Il Rettor Maggiore dei
Salesiani.
il Rettor maggiore Don Anghel Fernandez Artime in un suo
messaggio alla Famiglia salesiana parlava del Beato Sandor: è bello leggerne le affermazioni così
significative:
„Per i giovani che stanno ora portando avanti un cammino
di crescita vocazionale verso la vita salesiana e vivendo le prime fasi della
formazione iniziale, la testimonianza del salesiano Martire, il Coadiutore
Beato Stefano Sandor, è motivo di grande incoraggiamento nel proseguire con
generosità e fiducia la strada della fede. Stefano ha considerato così prezioso
il dono della chiamata a seguire il Signore e servire i giovani come don Bosco
che, anche quando avrebbe potuto facilmente mettersi in salvo, han preferito
rimanere fedele a prezzo della sua stessa vita. È il paradosso del vangelo:
“Chi vuole salvare
la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la
troverà” (Mt 14,25).
Vocazione è molto di più che una scelta lavorativa o una carriera. Vale molto di più. Vale la vita, e val la pena di dedicarvi il meglio di noi stessi fidandoci senza riserve di Colui che ci chiama e ci manda,”
come
ha fatto il Beato Stefano Sandor.
· Il Cardinal Angelo Amato nel giorno della beatificazione.
Riguardo al Beato Stefano Sandor SDB, così si esprimeva
il Cardinale Angelo Amato prefetto della Congregazione delle cause dei Santi,
pure lui salesiano: “Il Beato Martire Stefano lascia a noi, Confratelli
Salesiani, un triplice messaggio.
Prima di tutto un annuncio di fedeltà totale, fino alla
fine, alla vocazione ricevuta dal Signore;
poi un messaggio di dedizione generosa alla missione di
educare i giovani in linea con lo spirito evangelico;
in terzo luogo, un incentivo forte a essere testimoni di bontà
e di fede in Gesù, seguendo con speranza e amore la sua Parola”.
Il Beato Stefano Sandor, lottando contro una cultura che spesso ha distrutto nelle giovani generazioni i valori della vita, della carità, dell’ardore entusiasta, del perdono e della fratellanza, ci affida un insegnamento profetico: quello dell’importanza della formazione dei giovani.
Così si espresse il Cardinale Amato.
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Una speranza.
In me è vivo un desiderio: la conoscenza dei valori e degli ideali vissuti dal Beato Stefano Sandor divengano la sorgente, da cui scaturisca una vita più buona, più generosa per chi lo verrà a conoscere. Una vita che dica con se stessa:
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Vieni, Signore Gesù!
E Gesù risponda:
„Ecco, io vengo presto!”
D.S.