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Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

martedì 8 giugno 2021

Beato Martire Sandor Ștefan

 


nato a Szolnok Ungheria il 26 ottobre 1914
battezzato                         il 29 ottobre 1914
morto (martirizzato)         il   8 giugno 1953
Beatificato                        il 19 ottobre 2013 

·        Il Rettor Maggiore dei Salesiani.

 

il Rettor maggiore Don Anghel Fernandez Artime in un suo messaggio alla Famiglia salesiana parlava del Beato Sandor:  è bello leggerne le affermazioni così significative:

„Per i giovani che stanno ora portando avanti un cammino di crescita vocazionale verso la vita salesiana e vivendo le prime fasi della formazione iniziale, la testimonianza del salesiano Martire, il Coadiutore Beato Stefano Sandor, è motivo di grande incoraggiamento nel proseguire con generosità e fiducia la strada della fede. Stefano ha considerato così prezioso il dono della chiamata a seguire il Signore e servire i giovani come don Bosco che, anche quando avrebbe potuto facilmente mettersi in salvo, han preferito rimanere fedele a prezzo della sua stessa vita. È il paradosso del vangelo:

 “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà” (Mt 14,25).

Vocazione è molto di più che una scelta lavorativa o una carriera. Vale molto di più. Vale la vita, e val la pena di dedicarvi il meglio di noi stessi fidandoci senza riserve di Colui che ci chiama e ci manda,”

come ha fatto il Beato Stefano Sandor.                                                                                                                                          

         ·        Il Cardinal Angelo Amato nel giorno della beatificazione.

 

Riguardo al Beato Stefano Sandor SDB, così si esprimeva il Cardinale Angelo Amato prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, pure lui salesiano: “Il Beato Martire Stefano lascia a noi, Confratelli Salesiani, un triplice messaggio.

Prima di tutto un annuncio di fedeltà totale, fino alla fine, alla vocazione ricevuta dal Signore;

poi un messaggio di dedizione generosa alla missione di educare i giovani in linea con lo spirito evangelico;

in terzo luogo, un incentivo forte a essere testimoni di bontà e di fede in Gesù, seguendo con speranza e amore la sua Parola”.

Il Beato Stefano Sandor, lottando contro una cultura che spesso ha distrutto nelle giovani generazioni i valori della vita, della carità, dell’ardore entusiasta, del perdono e della fratellanza, ci affida un insegnamento profetico: quello dell’importanza della formazione dei giovani. 

Così si espresse il Cardinale Amato.                                                                        

·      

               Una speranza.

 

In me è vivo un desiderio: la conoscenza dei valori e degli ideali vissuti dal Beato Stefano Sandor divengano la sorgente, da cui scaturisca una vita più buona, più generosa per chi lo verrà a conoscere. Una vita che dica con se stessa:

 - Vieni, Signore Gesù!

E Gesù risponda: 

„Ecco, io vengo presto!”

 

D.S.