Nelle due Diocesi sorelle, quella di Treviso e quella di Vittorio Veneto fervono i preparativi per il pellegrinaggio e la partecipazione alla Beatificazione del venerabile Giuseppe Toniolo che si effettuerà domani alle ore 10,30 nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma.
Ieri, 27 aprile, il Vescovo di Treviso mons. Gianfranco Agostino, nella celebrazione della solennità di San Liberale, patrono della Diocesi, ha fatto una predica solenne nella quale parlando di San Liberale ha voluto affiancare alla grandezza spirituale del santo Patrono la figura del venerabile Toniolo esprimendo il centro vitale della loro spiritualità ed azione di vita: Gesù fondamento della Vita e della Storia, centro del mondo e di ogni autentico progresso. Egli affermava che San liberale nella semplicità della sua condizione sociale ha vissuto questa convinzione e l'ha attuata in ogni momento della sua vita, così Toniolo nella grandezza del suo sapere e del suo impegno sociopolitico e civile da vero laico cristiano e da esemplare sposo e padre ha vissuto questa realtà di fede. Asseriva pertanto il Vescovo che entrambi dimostrano così la semplicità dell'essere all'altezza della propria fede e promotori di essa in ogni condizione umana.
In realtà come fu per i grandi Santi della Storia passata, la figura di Toniolo, con il suo pensiero fornisce una teologia della storia in cui inserire l’ascesi sociale, cioè l’apostolato mirante alla restaurazione di una civiltà cristiana. Questo pensiero del futuro Beato si allinea alla speranza, alimentata dalla promessa di Fatima — "Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà" —, di una grande conversione e di un tempo storico di trionfo della Chiesa cattolica. Il Cristianesimo da lui vissuto con ferma coerenza e da lui proposto attraverso il suo pensiero ed azione, prepara gli eroi che schiacceranno l'indifferentismo distruttore, i santi missionari dei "tempi ultimi" che lotteranno per la realizzazione del regno di Cristo.
Ieri, 27 aprile, il Vescovo di Treviso mons. Gianfranco Agostino, nella celebrazione della solennità di San Liberale, patrono della Diocesi, ha fatto una predica solenne nella quale parlando di San Liberale ha voluto affiancare alla grandezza spirituale del santo Patrono la figura del venerabile Toniolo esprimendo il centro vitale della loro spiritualità ed azione di vita: Gesù fondamento della Vita e della Storia, centro del mondo e di ogni autentico progresso. Egli affermava che San liberale nella semplicità della sua condizione sociale ha vissuto questa convinzione e l'ha attuata in ogni momento della sua vita, così Toniolo nella grandezza del suo sapere e del suo impegno sociopolitico e civile da vero laico cristiano e da esemplare sposo e padre ha vissuto questa realtà di fede. Asseriva pertanto il Vescovo che entrambi dimostrano così la semplicità dell'essere all'altezza della propria fede e promotori di essa in ogni condizione umana.
In realtà come fu per i grandi Santi della Storia passata, la figura di Toniolo, con il suo pensiero fornisce una teologia della storia in cui inserire l’ascesi sociale, cioè l’apostolato mirante alla restaurazione di una civiltà cristiana. Questo pensiero del futuro Beato si allinea alla speranza, alimentata dalla promessa di Fatima — "Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà" —, di una grande conversione e di un tempo storico di trionfo della Chiesa cattolica. Il Cristianesimo da lui vissuto con ferma coerenza e da lui proposto attraverso il suo pensiero ed azione, prepara gli eroi che schiacceranno l'indifferentismo distruttore, i santi missionari dei "tempi ultimi" che lotteranno per la realizzazione del regno di Cristo.