Ecco il messaggio inviato dal padre Missionario
Don Filippo Perin sdb.
Carissimi amici come state?
Spero bene, la situazione in Etiopia sta diventando giorno dopo giornosempre piu’ difficile per la guerra civile in corso tra il governo e i
ribelli.
Recentemente si sono mossi vari Capi di Stato africani per fare da
mediazione e speriamo fino all’ultimo che si possa attivare un dialogo
di pace, ma il rumore delle armi non e' cessato.
Il centro salesiano di Addis Abeba e’ stato messo sotto inchiesta
dalla polizia, quasi tutti i confratelli salesiani sono stati
liberati, ma abbiamo ancora alcuni salesiani e lavoratori tenuti dalla
polizia e dobbiamo difenderci presso dei tribunali istituiti dal
governo delle accuse mosse alla nostra Congregazione.
Si tiene tra di noi una politica di riserbo per non rovinare le
trattative in corso per la liberazione di tutte le persone legate ai
Salesiani, specialmente per lavoro, nel centro di Addis Abeba.
Nella nostra zona di Gambella la situazione per ora e’ tranquilla, le
attivita’ continuano in modo normale, in modo quasi surreale, ma siamo
tutti sempre attenti alle notizie che arrivano da Addis Abeba. Anche
se per la nostra gente dei villaggi nella savana che non hanno radio,
tv e non possono accedere a della notizie, tutto questo resta un poco
lontanto.
I nostri asili sono partiti bene, a Lare, i maestri James e James,
Mary e’ in maternita’, a Gok con Mary e Martha e a Kubri con Peter e
James. I bambini sono in tutto piu’ di 300, cerchiamo di dare a tutti
un quaderno, una penna, una maglietta e un pantaloncino come divisa
della scuola, e una piccola cartella.
Molti arrivano presto alla mattina, con tanta voglia di stare insieme,
di imparare e di giocare. Due ore di lezione, poi una bella pausa con
biscotti e succo di frutta e poi ancora un’ora di lezione fino alle
12.
Non siamo ancora ripartiti con la libreria serale, molta gente e molti
giovani sono al fiume a coltivare il granoturco per il secondo
raccolto che si fa nelle terre vicino al fiume perche’ ancora umide
dall’acqua, speriamo tra un paio di settimane di aprire la libreria.
E’ da qualche mese che alcuni catechisti stanno andando nel villaggio
di Pilual, un bel gruppo di famiglie ci ha chiesto di avere la chiesa
e di diventare cattolici. Dopo i catechisti anch’io ho iniziato ad
andare per il catechismo del giovedi’ e la preghiera della domenica.
E’ sempre molto bello iniziare una comunita’, conoscere nuova gente,
vedere dove abitano, sognare insieme una bella chiesa, un pozzo per
l’acqua, una scuola per i loro bambini...
Infatti ci troviamo sotto un grande albero per la preghiera, abbiamo
gia’ portato delle piccole sedie e una lavagna per la scuola e abbiamo
gia’ trovato un terreno per la chiesa, che verra’ costruita secondo le
loro usanze nuer, fango, legni e per tetto erba intrecciata bene. Per
un nuovo pozzo abbiamo gia’ avvisato una ditta e speriamo tra qualche
mese possa venire a scavarlo.
E poi c’e’ l’incontro giornaliero con le gente dei villaggi,
nell’ascolto prima di tutto dei loro problemi, delle loro necessita’,
di cibo e di medicine per i bambini, di una capanna dignitosa, di una
possibilita’ di lavoro...
Molte volte di fronte a tutte queste necessita’ ci sentiamo come una
goccia in un mare, ma noi lavoriamo per il regno dei cieli, un regno
dei cuori che sorpassa ogni difficolta’ e problema e arriva fino agli
estremi confini del mondo, come il nostro.
Una grande preghiera per la pace in Etiopia, perche’ possa prevalere
il dialogo e la convivenza pacifica, superando tutti i problemi che ci
possono essere.
Un saluto e a presto.
Abba filippo
Nel tempo di Avento offriamo una preghiera e un sacrificio
per abba Filippo e le sua Opera missionaria.