Nel
Bicentenario
della nascita di Don Bosco ( 15/16 agosto 1815 )
e nel bicentenario
dell'istituzione della festa di Maria Ausiliatrice
da parte del Papa Pio VII ( la festa fu
istituita il 15 settembre 1815 dal quel Papa), e' bello ricordare che proprio
Don Bosco,
che condivide cosi' con Maria Ausiliatriceun bicentenario,
fu il promotore della devozione a Maria
Ausiliatrice
e
continua ad esserlo con la Famiglia Salesiana.
E' proprio la fiducia In Maria Ausiliatrice
che lo guidava a vedere con speranza il futuro.
Nell'aprile del 1884, infatti, a Roma, don Bosco,
interpellato circa le cose future della Chiesa,
diede questa risposta:
"Nessuno, fuorché Dio, conosce l'avvenire; tuttavia, umanamente parlando, è da credere che l'avvenire sarà grave. Un poeta latino dice che sono vani gli sforzi per risalire, quando si è per la china di un precipizio, e che necessariamente si va piombando giù fino al fondo. Le mie previsioni sono molto tristi, ma non temo nulla. Dio salverà sempre la sua Chiesa, e la Madonna, che visibilmente protegge il mondo contemporaneo, saprà bene far sorgere dei redentori".
( dal Bollettino Salesiano di maggio 2015, p. 21)
Il nostro tempo e' un tempo di lotta e persecuzione contro il Cristianesimo,
contro la famiglia, contro la vita. E proprio Suor Lucia di Fatima, prima di morire, scriveva al Segretario della Congregazione a difesa della famiglia che " L'ultima grande lotta di Satana contro Dio sara' sulla Famiglia e la vita, perche' distrutto questo crolla tutto il resto..."(Aleteia).
Certo, In questo tempo di lotta nel mondo contro la dottrina cristiana
e contro la Chiesa, guardando a Papa Francesco, ci e' normale vedere nel Papa, che Benedetto XVI.mo chiamo' "un fenomeno"
( Card. De Aviz), ci e' normale vedere in lui uno di quei "redentori",
di cui Don Bosco parlava;
( Card. De Aviz), ci e' normale vedere in lui uno di quei "redentori",
di cui Don Bosco parlava;
ci e’ spontaneo quindi guardare a Maria e sperare nell’aiuto del Signore.