L’Uomo della Croce.
Un Uomo
ho
incontrato:
che
innocente
sulla
croce
saliva.
Gli ho
chiesto:
- Perché questo?
a
te, perché?
• • •
Non rispose;
ma lessi negli occhi
della gente un grido
di odio!
Guardandolo in volto però
un lampo di luce
con dolcezza sembrò
circondarmi;
e capii.
Sembrava dicesse:
- Sono io che lo voglio:
salir sulla croce
è mia
scelta!
- Perché?...- insistei.
E rapida
la risposta venne:
-Per amore!
....
Anche ora io rivedo
un uomo
portare
la croce:
la sua
croce!
E gli chiedo: - Perché?
Lo
sguardo è sfuggente,
triste, pensoso;
risponde:
-Non so!
Vorrei ricondurre
ogni uomo
a Quello di prima.
Perché
ognuno
ritrovi
il volere
e la pace
di salire
sull’erta
della sua
vita
dolorosa,
con Lui,
con
l'animo forte,
il passo
sicuro,
anelando
a una meta.
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Conversione.
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La novità della conversione, nel sacramento della confessione, non consisterà tanto “nell’abbandono
o nella rimozione del passato, quanto nell’accogliere Cristo e nell’aprirsi
alla sua Presenza, sempre nuova e sempre capace di trasformare, di illuminare
tutte le zone d’ombra e di schiudere continuamente un nuovo orizzonte”.
(P.Benedetto XVI.mo)
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Venerdi' di Passione
Gesu', io so
che cosa hai fatto per me.
Ho visto la Sindone,
che e' immagine
della tua Passione
e segno
della tua Risurrezione.
...
Ho contato le tue piaghe,
che hai subito per me!
Sono tante...
quanti i miei peccati,
ma ancora di piu'.
In ognuna di esse
ho visto una parola.
Era una parola scritta
con il tuo Sangue:
"Amore!"
...
Amore di chi?
...Amore per chi?
Amore verso l'uomo!
Ogni uomo.
Amore per ciascuno
nonostante quello
che lui e'.
...
Amore, pure per me
e solo per me.
Ho visto, Signore,
le tue Piaghe
e ad una ad una
le ho contate.
Ho visto le mani tue dolci
e forate.
Ho visto
i tuoi piedi beati:
anch'essi portavano i segni,
segni di chiodi:
erano forati.
Su un tuo piede,
o Gesu',
mi e' parso...,
forse mi sbaglio,
ma c'e' l'impronta,
e' certa:
era il segno
di una mano
pietosa e cara
che nel sudario
ti aveva composto:
tua Madre!
Mi e' parso...non so,
forse mi sbaglio,
ma l'impronta si vede,
e' li':
tre dita pietose,
che parlan d'amore
straziato.
Ho visto altro ancora:
erano cento
e venti
terribili nerbate,
e le ho contate.
Gesu!...
neppure un punto
del tuo Corpo,
nemmeno un po',
appena un po'
era risparmiato:
"tutte le mie ossa
hanno contato"!
Ma ecco...,
Ho visto ancora
e ancora...
Ho trovato i segni
degli schiaffi,
ed ecco i segni
delle spine,
delle percosse:
sulle labbra,
sul volto,
sul naso.
Ed in ogni piaga
pareva scritto:
"Per te!",
"Perche' ti amo
e ti voglio
con Me".
ed ho contato
le gocce di Sangue,
di Vittima innocente.
Ho toccato
lo squarcio
della lancia acuta,
il Sangue
e l'Acqua,
che la tua Morte
denunciava.
Ho visto il tuo Petto
rigonfio,
nello spasimo del tetano,
nell'asfissia,
nell'angoscia
suprema...
E c' erano mille
altri segni
del tuo Amore
per me, per tutti,
per ciascuno...
Ognuno di essi
e' un grido,
che chiama e attira,
chi vive ancora
e ascolta;
E' come un gemito
che urla
la sua sete immensa,
e intensa
di salvezza:
per tutti,
per ciascuno,
...per me!
Cristo, Signore,
salvaci.!