Ci stiamo preparando alla festa
del nostro santo fondatore Don Bosco
Nel frattempo l'Oratorio di base si apre con varie
iniziative portate avanti anche da due animatori e cooperatori salesiani:
Viorel e Florin.
Sono essi che organizzano il torneo di ping-pong, che si
realizza qui nell’Oratorio Don Bosco di Bacau, domenica 20 gennaio 2019.
Alcuni ragazzetti vengono all'Oratorio di base e sono
seguiti nei loro giochi da due sacerdoti, che, se pur sono anziani , sono
tuttavia giovani di cuore.
Tra i ragazzetti c’è un bimbo di quattro anni e la
cuginetta di circa dieci anni. Si divertono a disegnare e a fare un po’ di
movimento nel cortile ricco di neve. Presto desiderano tornarsene a casa perché
un po’ infreddoliti.
Chieste due caramelle e ricevutele, una ciascuno, si
affrettano ad andare a casa. Il piccolo si chiama “A”... e la cuginetta pure “A”
... Si sono comportati bene e quindi meritavano la „bomboana”.
Usciti, poco dopo, rientra la piccola “A” gridando che il
cuginetto stava male.
„Strano!”- penso io. E subito mi affretto alla porta
d'ingresso.
Vedo il piccolo ”A”, che pare soffochi e che si dimena, cercando di
sputare qualcosa. Temo che sia stato colpito da una forma influenzale epidemica
ora in circolo e che produce molto catarro.
Sospetto che un rigurgito di questo lo stia soffocando...Non
è così.
Intanto la cuginetta mi grida che il piccolo ha
inghiottito una caramella, quella che io gli avevo dato poco prima e che la
caramella lo sta soffocando.
Ricordandomi come si soccorre in questi casi, cerco di
fare qualcosa alla meglio, ma la situazione va peggiorando. Prego allora
intensamente dentro di me, supplicando Don Bosco e i Santi Salesiani:
- Don Bosco, Don Bosco, aiutalo! Aiutaci! ...
Mi viene immediatamente un'idea. Lo invito ad aprire la
bocca, e, subito, mettendogli un dito in gola, sento la presenza della caramella.
Rapidamente la spingo fuori dalla gola e dalla bocca. La caramella cade a terra
e rimane lì accanto, a testimoniare il fatto; giace lì sul manto nevoso, su uno
strato di neve.
Il bimbo ' salvo!
Ringrazio Don Bosco nel mio cuore e faccio respirare il
bambino in modo che riprenda il respiro regolare. Arrivano intanto i suoi cari che
lo riportano a casa, affaticato e spossato, ma salvo.
Grazie Don Bosco!