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con me il Monte del Signore.

lunedì 26 novembre 2012

Nuova evangelizzazione


Il Sinodo dei Vescovi  sulla nuova Evangelizzazione.


I punti nodali.
(Elaborazione mia)

 Fiducia
Se questo evangelizzare e rinnovare nella fede fosse affidato alle nostre forze, ci sarebbero seri motivi di dubitare, ma la conversione, come l’evangelizzazione, nella Chiesa non ha come primi attori noi poveri uomini, bensì lo Spirito stesso del Signore.

Il male non avrà mai l’ultima parola, né nella Chiesa né nella storia:
«Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore», ha detto Gesù ai suoi discepoli (Gv
14,27). L’opera della nuova evangelizzazione riposa su questa serena certezza.


«La prima parola,
l’iniziativa vera, l’attività vera viene da Dio e solo inserendoci in questa iniziativa divina,
solo implorando questa iniziativa divina, possiamo anche noi divenire – con Lui e in Lui –
evangelizzatori» (Benedetto XVI.mo).

È nostro dovere, perciò, vincere la
paura con la fede, l’avvilimento con la speranza, l’indifferenza con l’amore.

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Invitare gli uomini assetati a far incontrare Gesu', acqua viva.

Dissetare
Sta a noi oggi rendere concretamente accessibili esperienze di Chiesa, moltiplicare i pozzi
a cui invitare gli uomini e le donne assetati e lì far loro incontrare Gesù, offrire oasi nei
deserti della vita. Di questo sono responsabili le comunità cristiane e, in esse, ogni
discepolo del Signore: a ciascuno è affidata una testimonianza insostituibile, perché il
Vangelo possa incrociare l’esistenza di tutti; per questo ci è chiesta la santità della vita.
L’opera di evangelizzazione non è compito di qualcuno nella Chiesa, ma delle comunità
ecclesiali in quanto tali, dove si ha accesso alla pienezza degli strumenti dell’incontro con
Gesù: la Parola, i sacramenti, la comunione fraterna, il servizio della carità, la missione.


Come fare tutto questo?...

Si tratta di riscoprire i modi in cui, nella vicenda di Gesù, le persone si sono accostate a lui e da lui sono state chiamate, per immettere quelle stesse modalità nelle condizioni del nostro
tempo.
 - La Parola
La Chiesa deve anzitutto porsi in ascolto della Parola.

La lettura frequente delle Sacre Scritture, illuminata dalla Tradizione della Chiesa, che ce
le consegna e ne è autentica interprete, non solo è un passaggio obbligato per conoscere
il contenuto del Vangelo, cioè la persona di Gesù nel contesto della storia della salvezza,
ma aiuta anche a scoprire spazi di incontro con lui.

 - La Conversione
L’invito ad evangelizzare si traduce in un appello alla conversione personale, di ciascuno.

 - Ambiente
Occorre poi dare forma a comunità accoglienti, in cui tutti gli emarginati trovino la loro casa, a concrete esperienze di comunione, che, con la forza ardente dell’amore – «Vedi come si
amano!» (Tertulliano, Apologetico, 39, 7) –, attirino lo sguardo disincantato dell’umanità
contemporanea.


- La Liturgia
La bellezza della fede deve risplendere, in particolare, nelle azioni della
sacra Liturgia, nell’Eucaristia domenicale anzitutto. Proprio nelle celebrazioni liturgiche la
Chiesa svela infatti il suo volto di opera di Dio e rende visibile, nelle parole e nei gesti, il
significato del Vangelo.


- La Famiglia
Il ruolo della famiglia nella trasmissione della fede e’ essenziale. Non si può pensare una nuova evangelizzazione senza sentire una precisa responsabilità verso l’annuncio del Vangelo alle famiglie e senza dare loro sostegno nel compito educativo.

La vita familiare è il primo luogo in cui il Vangelo si incontra con l’ordinarietà della vita e mostra la sua capacità di trasfigurare le condizioni fondamentali dell’esistenza
nell’orizzonte dell’amore.

Oggi il Vangelo si ripropone alle famiglie come nuova
evangelizzazione tramite la vita liturgica, la catechesi, la preghiera familiare quotidiana, il
digiuno, la solidarietà tra le famiglie, la partecipazione dei laici alla vita delle comunità e al
dialogo con la società


- La Vita consacrata
Il senso ultimo della nostra vita è
oltre questo mondo, in quella comunione piena con Dio che attendiamo alla fine dei tempi.
Di questo orizzonte ultraterreno del senso dell’esistenza umana sono particolari testimoni
nella Chiesa e nel mondo quanti il Signore ha chiamato alla vita consacrata.
E’ il segno di un mondo futuro che relativizza ogni bene di questo mondo


- La Parrocchia
Emerge anzitutto il ruolo della parrocchia come presenza della
Chiesa sul territorio in cui gli uomini vivono, «fontana del villaggio», come amava
chiamarla Giovanni XXIII, a cui tutti possono abbeverarsi trovandovi la freschezza del
Vangelo.

Nella parrocchia continua ad essere decisivo il ministero del sacerdote, padre e pastore
del suo popolo. I diaconi, i catechisti,... tante altre figure ministeriali e di animazione nel campo dell’annuncio e della catechesi, della vita liturgica, del servizio caritativo, nonché le varie forme di partecipazione e corresponsabilità da parte dei fedeli, uomini e donne, per la cui dedizione nei molteplici servizi nelle nostre comunità non saremo mai abbastanza riconoscenti.

 - Il laicato
Ci sono poi tante altre figure ministeriali e di animazione nel campo dell’annuncio e
della catechesi, della vita liturgica, del servizio caritativo, nonché le varie forme di
partecipazione e corresponsabilità da parte dei fedeli, uomini e donne, per la cui dedizione
nei molteplici servizi nelle nostre comunità non saremo mai abbastanza riconoscenti.

 - I giovani e i gruppi e movimenti
La nuova evangelizzazione ha nel mondo dei giovani un campo
impegnativo ma anche particolarmente promettente, come mostrano non poche
esperienze, da quelle più aggreganti, come le Giornate Mondiali della Gioventù, a quelle
più nascoste ma non meno coinvolgenti, come le varie esperienze di spiritualità, di servizio
e di missionarietà. Ai giovani va riconosciuto un ruolo attivo nell’opera di evangelizzazione
soprattutto verso il loro mondo.


- L'inculturazione
La nuova evangelizzazione ha al suo centro Cristo e l’attenzione alla persona umana, per
dare vita a un reale incontro con lui. Ma i suoi orizzonti sono larghi quanto il mondo e non
si chiudono a nessuna esperienza dell’uomo. Questo significa che essa coltiva con
particolare cura il dialogo con le culture, nella fiducia di poter trovare in ciascuna di esse i
« semi del Verbo » di cui parlavano gli antichi Padri.

 - Fede e ragione in dialogo
 In particolare la nuova evangelizzazione ha bisogno di una rinnovata alleanza tra fede e ragione.
 L'incontro tra la fede e la ragione nutre anche l’impegno delle comunità cristiane nel
campo dell’educazione e della cultura.

- Scuole e universita’
Va riservata particolare cura alla Scuola cattolica e alle Università cattoliche, in cui
l’apertura alla trascendenza, propria di ogni sincero itinerario culturale ed educativo, deve
completarsi in cammini di incontro con l’evento di Gesù Cristo e della sua Chiesa.

- Inserimento nei Mass media
Operosa attenzione va al mondo delle comunicazioni sociali.


- Fede e scienza
Un particolare ambito dell’incontro tra fede e ragione si ha oggi nel dialogo con il sapere
Scientifico.

- Fede ed arte
L’arte nelle sue varie forme ci aiuta a rendere
evidente la bellezza del volto di Dio e di quello delle sue creature. La via della bellezza è
una strada particolarmente efficace nella nuova evangelizzazione.

- Il lavoro
Il lavoro si fa cooperatore della creazione divina. L’uomo nel lavoro con cui trasforma il mondo è chiamato anche a salvaguardare il volto che Dio ha voluto dare alla sua creazione, anche per responsabilità verso le generazioni a venire.
Per il mondo dell’economia e del lavoro dalla luce del Vangelo scaturiscano alcuni richiami: riscattare il lavoro dalle condizioni che ne fanno non poche volte un peso insopportabile e una prospettiva incerta, minacciata oggi spesso dalla disoccupazione, specie giovanile;  e porre la persona umana al centro dello sviluppo economico; pensare questo stesso sviluppo come un’occasione di crescita del genere umano nella giustizia e nell’unità.

 - La sofferenza
Il Vangelo illumina anche la condizione della sofferenza.


- L'emigrazione
Alcuni fedeli sono costretti all’emigrazione e, mantenendo viva l’appartenenza alle proprie comunità di
origine, possono dare il proprio contributo alla cura pastorale e all’opera di
evangelizzazione nei paesi che li hanno accolti.

 - La politica
Un ambito in cui la luce del Vangelo può e deve risplendere per illuminare i passi
dell'umanità è quello della politica. Il cristiano nella politica vive la carita’ di Cristo. Di qui anche l’inserimento della dottrina sociale della Chiesa nella formazione dei cristiani che si impegnano a servire la convivenza umana nella vita sociale e nella politica.

 - Le religioni
Il dialogo della Chiesa ha un suo naturale interlocutore, infine, nelle religioni.

- La mistica contemplativa
Ma due espressioni della vita di fede  ci appaiono di particolare rilevanza per testimoniarla nella nuova evangelizzazione.
Il primo è costituito dal dono e dall’esperienza della contemplazione. Solo da uno sguardo
adorante sul mistero di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, solo dalla profondità di un
silenzio che si pone come grembo che accoglie l’unica Parola che salva, può scaturire una
testimonianza credibile per il mondo. Solo questo silenzio orante può impedire che la
parola della salvezza sia confusa nel mondo con i molti rumori che lo invadono.


 - La cura dei poveri
L’altro simbolo di autenticità della nuova evangelizzazione ha il volto del povero. Mettersi
accanto a chi è ferito dalla vita: 
«Tutto quello che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40).

Il gesto della carità, a sua volta, esige di essere accompagnato dall’impegno per la
giustizia, con un appello che riguarda tutti, poveri e ricchi. Di qui anche l’inserimento della
dottrina sociale della Chiesa nei percorsi della nuova evangelizzazione e la cura della
formazione dei cristiani che si impegnano a servire la convivenza umana.


- Maria
Questo cammino, come ci ha detto Benedetto XVI, potrà apparirci un itinerario nel deserto;
La figura di Maria ci orienta nel cammino; sappiamo di doverlo percorrere portando con
noi l’essenziale:
la compagnia di Gesù,
la verità della sua parola,
il pane eucaristico che ci nutre,
la fraternità della comunione ecclesiale,
lo slancio della carità.
È l'acqua del pozzo che fa fiorire il deserto.

E..., come nella notte del deserto
le stelle si fanno più luminose,
così nel cielo del nostro cammino
risplende con vigore la luce di Maria,
Stella della nuova evangelizzazione,
a cui fiduciosi ci affidiamo.


La Consolata- Torino