Il Papa
Nei primi giorni di gennaio 2014 si e' recato in visita ad una Parrocchia di Roma,Sant'Alfonso Maria de Liguori
e il Parroco entusiasta riferisce della gioia avuta e delle sorprese offerte a lui ed alla popolazione da parte del Papa Francesco.Ne fa la relazione con vivezza Salvatore Cernuzio.
Ne parla Zenit, che riproduco nella sua interezza, data la bellezza dell'articolo
e la significativita' dei fatti narrati:conforme all'invito di Zenit stesso di render noto il fatto.
Eccolo:
Papa Francesco al parroco di Sant'Alfonso Maria de' Liguori:
"Grazie per la bella giornata!"
Ancora gioia
e stupore nella parrocchia romana
per la visita del Papa
al presepe vivente
il giorno dell'Epifania.
al presepe vivente
il giorno dell'Epifania.
E il Papa conferma: "Sono stato molto bene"
Di Salvatore Cernuzio
Evidentemente la visita al presepe vivente della parrocchia di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ha davvero colpito Papa Francesco. Tanto che il Pontefice, il giorno successivo, ha telefonato nuovamente al parroco don Dario Pompeo Cruscuoli per ringraziarlo dell’accoglienza e del fervore spirituale dei parrocchiani.
“È stata una chiamata semplice, di pochi
minuti”, racconta a ZENIT don Dario, “il Papa mi ha telefonato martedì
pomeriggio, all'indomani della visita, e mi ha detto: ‘Grazie per la bella
giornata, sono stato molto bene’”. “Non me l’aspettavo – prosegue il sacerdote
- naturalmente mi ha fatto piacere. Perché è sempre bello vedere
caratteristiche come la cordialità, l’educazione, la semplicità in una
persona”. A maggior ragione se si tratta del Pontefice della Chiesa universale.
D’altronde, osserva don Dario, Papa
Francesco “non fa altro che seguire le orme di Gesù: fa quello che Lui ha già
fatto. Noi siamo persone che hanno bisogno continuamente di attenzione, e
Cristo è stato attento alle nostre debolezze e necessità, per questo è
intervenuto”. In egual modo, il Santo Padre “si rende vicino a
tutti”. Bergoglio stesso, nella telefonata in cui annunciava il suo arrivo
nella chiesa in zona Giustiniana, ha confidato al parroco di accettare l’invito
perché “era contento di trascorrere il pomeriggio dell’Epifania in mezzo alla
gente”.
La visita di lunedì, poi - come tutti i
media del mondo hanno mostrato – è stato un pomeriggio memorabile:
difficilmente si dimenticheranno le foto di Bergoglio in stile “buon pastore”,
che prende timoroso ma contento un agnellino sulle spalle. Per non parlare dei
numerosi aneddoti avvenuti durante il tour nella Betlemme in miniatura
ricostruita sul piazzale di Sant’Alfonso.
Francesco ha dato il meglio di sé
all’interno della monumentale sacra rappresentazione. Ai lavoratori del presepe
che, su ordine del parroco, si sono fatti trovare all’opera al suo arrivo, ha
detto: “Oggi è festa, non si lavora!”. Ad un falegname che gli ha porto il suo
bastone, ha domandato: “Questo lo devo usare per condurre o per bastonare
qualcuno?”. E, dopo aver assaggiato un pezzo di ricotta e le ciliegie che i
figuranti gli offrivano dalle loro botteghe, il Pontefice ha sussurrato
all’orecchio di don Dario: “Questi pastori non pensano certo al mio stomaco…”.
“È una persona normale, semplice”, commenta
Criscuoli, “appena mi ha visto mi ha detto: ‘Tu sei pazzo per aver messo in
piedi tutto questo, ma certe pazzie piacciono molto a Dio’”.“Quello che mi ha
colpito – racconta ancora a ZENIT – è che il Santo Padre era evidente che non
fosse riposatissimo. La giornata dell’Epifania, tra la Messa della mattina e
l’Angelus, non era certo tra le più ‘leggere’. Nonostante questo, non si è
fermato un attimo, ha parlato con ognuno dei figuranti del presepe, dai pastori
agli angeli. C’erano diverse donne incinta, e ha benedetto la pancia di
ognuna”. In particolare, prosegue don Dario, ad una ragazza in attesa che gli
ha manifestato la sua paura ad avere figli, anche per la giovane età, Bergoglio
ha detto: “Parla con la Vergine Maria, lei è mamma, ti darà la grazia e ti
ispirerà a fare la volontà di Dio”.
Nonostante fosse venuto giusto per visitare
il presepe, il Santo Padre si è comunque soffermato a salutare i malati e a
dialogare con i bambini nelle zone d’accoglienza allestite nel parcheggio della
parrocchia. “Non ha trascurato nessuno, ha dato una parola a tutti e anche in
maniera spiritosa”, afferma il parroco, raccontando un altro curioso aneddoto:
“Io provengo da una famiglia molto numerosa, siamo cinque figli, e tra mogli e
nipoti, arriviamo a 26. Quando ci siamo presentati al Papa, la prima cosa che
ha chiesto a mia mamma è stata: ‘Signora, è lei che cucina quando siete tutti
riuniti? E quanti chili di pasta mette?’”.
Insomma, davvero “una bella giornata” a tu
per tu con il Successore di Pietro, oltre che un bel regalo che don Dario,
parroco da circa un anno e mezzo, ha fatto ai suoi parrocchiani. I quali “sono
ancora attoniti” e chiedono al sacerdote: “Ma è stato tutto vero? Realmente il
Papa è venuto qui?”. In quest’atmosfera di gioia, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori riproporrà il presepe vivente anche domenica 13 gennaio, dalle 16 alle 21. “Lo rifaremo – conclude il parroco – perché, dopo essere stato benedetto da Papa Francesco, non si contano più le richieste di persone che desiderano vederlo”.
Merita.
Merita soffermarsi su alcuni dei fatti narrati e meditare su cio' che noi possiamo cambiare nella nostra vita, seguendo l'esempio di bonta' e semplicita' di questo Papa Francesco ...