Campeggiatori al mare.
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gentil ospite,
che
di qui passi,
alza
i tuoi piedi,
affretta
i tuoi tacchi;
presto!
la corda
taglia
da qui,
se
tu vuoi vivere
in pace i tuoi dì.
Siam
di Gorizia
una
folta tribù:
questo
si vede!
e lo
dici anche tu.
Se
tu ci credi
de'
zingarelli,
tienti
la borsa
stretta
coi "schelli"»
Siam
di Gorizia
una
folta tribù:
questo
si vede!
e lo
dici anche tu.
Ma
se con l'acqua
e
col sapone
vuoi
misurare
la
civiltà,
sappi
che regna
essa
pur qua.
Siam
di Gorizia
una folta tribù
questo
si vede!
e lo
dici anche tu.
Noi
si va a scuola
pure
in vacanza;
si
gioca e si salta;
nel
mare si danza;
della
natura
si
ammira il fulgore,
e
poi si ringrazia
il
suo Creatore.
Siam
di Gorizia
una
folta tribù:
questo
si vede',
e lo
dici anche tu.
'Sta
filastrocca
fatta
per te,
il
nostro saluto:
ecco
cos'è!
CIAO
!
Gioia.
Viva gli evviva!
Abbasso gli abbasso!
noi siamo allegri
ma senza far chiasso.
Di gioia cerchiamo
il vasto respiro
che i cuori riempie
di danze un giro.
Festanti ridiammo
cantiamo, giochiamo
in ampie carole
col cuore saliamo.
Qualora col tempo
gli occhi lucenti
si spengan pian piano,
pur gioia serbiamo.
Insieme vivendo,
ci diamo la mano
e aperti al futuro
allegri restiamo.
Evviva gli evviva!
Abbasso gli abbasso!
con gioia diciamo,
ma senza far chiasso!
STUPORE DI NATURA
Nel sereno cielo
che pareva d'oro,
lenta saliva
con moto eterno
la luna.
Dritta volgeva
verso oriente
di calma crescita
segno evidente
la punta.
Trine di stelle
e tremori antichi
puntavano ancora
il pallido cielo
di luce.
Sconfinati vuoti
riempivano ognora
con svelti moti
e riflesse luci
i pianeti.
E' notte.
Lento un canto
dal nostro mondo,
breve singhiozzo
per lutti umani,
si leva.
Di suoni vari
l'aria si empie,
mentre s'accresce
la luce diffusa
del sole.
E' l'alba...
E' l'aria azzurra,
volta di luce,
in cui ogni astrolento s' annega
ormai.
Falce nel cielo
volto nascoto
da tenue velo,
sembra oramai
la luna.
rombo di suoni
entra intanto
negli abitati.
E' giorno.