Una riflessione sulla Sinodalità della Chiesa,
come via di rinnovamento nella Chiesa.
Una ricchezza da non perdere.
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Chiesa
e riingiovanimento
Chiesa e riingiovanimento,
vuol dire ritornare
alle origini per un rinnovamento,
ricuperando il
metodo sinodale conservato dagli Ortodossi e Cattolici orientali.…
Chiesa sinodale.
(Da intervista a Papa Francesco da parte del settimanale cattolico belga Tertio (7 dicembre 2016) in Retesicomoro venerdi’ 16 dicembre 2016.).
Domanda:
- A noi pare che Lei stia indicando il Vaticano II, nei tempi di oggi.
Ci indica
vie di rinnovamento nella Chiesa. La Chiesa sinodale…
Nel Sinodo ha spiegato la
sua visione della Chiesa del futuro.
Potrebbe spiegarlo per i nostri lettori?
Risponde
il Papa…:
La “Chiesa sinodale”, prendo questa parola. La Chiesa nasce dalle
comunità, nasce dalla base, dalle comunità, nasce dal Battesimo; e si organizza
intorno ad un vescovo, che la raduna, le dà forza; il vescovo che è successore
degli Apostoli. Questa è la Chiesa.
Ma in tutto il mondo ci sono molti vescovi,
molte Chiese organizzate, e c’è Pietro.
Quindi, o c’è una Chiesa piramidale, dove quello che dice Pietro si
fa,
o c’è una Chiesa sinodale, in cui Pietro è Pietro, ma accompagna la Chiesa,
la lascia crescere, la ascolta; di più, impara da questa realtà e va come
armonizzando, discernendo quello che viene dalle Chiese e lo restituisce.
L’esperienza
più ricca di tutto questo sono stati gli ultimi due Sinodi. Lì si sono
ascoltati tutti i vescovi del mondo, con la preparazione; tutte le Chiese del
mondo, le diocesi, hanno lavorato.
Tutto questo materiale è stato lavorato in un
primo Sinodo, che portò i risultati alla Chiesa; e poi si è tornati una seconda
volta – il secondo Sinodo – per completare tutto questo.
E da lì è uscita
Amoris laetitia. È interessante la ricchezza della varietà di sfumature, che è
propria della Chiesa.
È unità nella diversità.
Questo è
sinodalità.
Non calare dall’alto in basso, ma ascoltare le Chiese,
armonizzarle, discernere.
E dunque c’è un’Esortazione post-sinodale, che
è Amoris Laetitia, che è il risultato di due Sinodi, dove ha lavorato tutta la
Chiesa, e che il Papa ha fatto sua.
Lo esprime in maniera armonica.
È interessante:
tutto quello che c’è lì [in Amoris laetitia], nel Sinodo è stato approvato da
più dei due terzi dei padri.
E questo è una garanzia.
Una Chiesa sinodale significa che si dà questo movimento dal basso in alto,
dall’alto in basso.
E nelle diocesi lo stesso.
Ma c’è
una formula latina che dice che le Chiese sono sempre cum Petro et sub Petro.
Pietro è il garante dell’unità della Chiesa.
È il
garante. Questo è il significato.
E bisogna progredire nella
sinodalità; che è una delle cose che gli ortodossi hanno conservato. E anche le
Chiese cattoliche orientali.
È una loro ricchezza,
e lo riconosco nell’Enciclica.
E dunque Pietro guida e si rende garante del'unità della Chiesa e nella Chiesa attraverso il contribnuto del metodo della sinodalità.
È unità nella diversità.
Questo è sinodalità.
Non calare dall’alto in basso,
ma ascoltare le Chiese, armonizzarle, discernere.