Questo mese si caratterizza fin dalle prime giornate come mese dedicato al ringraziamento, tutela e custodia attenta del dono del Creato.
Dono di Dio all'uomo, nella quale egli è immerso, la Creazione gli è stata donata come una realtà che deve favorirne la realizzazone di sé e la Salvezza eterna.
Segno evidente di un Amore che ha pensato a noi e che ci parla di amore attraveso questo stesso dono: l'Universo Creato.
All'inizio di questo mese è veramente opportuna la riflessione fatta da Don Ferdinando Colombo che da Bologna ci scrive:
Nel creato puoi riconoscere l'impronta della SS. Trinità:
è solo Amore.
Spingiamo lo sguardo della nostra fede alla contemplazione di Dio Creatore, il quale rivela nella creazione la sua onnipotenza, la sua sapienza e il suo amore. Creare significa donare (donare soprattutto l'esistenza).
E colui che dona, ama.
L'amore di Dio è disinteressato:
tutta l'opera della creazione prepara l'Incarnazione di Cristo per la salvezza dell'uomo.
«In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio...
Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste...». (Gv 1,1)
Ognuno di noi è una «parola» del Verbo,
«Guardando il Creatore attraverso le opere da lui compiute,
ci eleviamo alla contemplazione della Trinità, di cui la creazione in una certa e giusta proporzione porta la traccia». (Sant'Agostino)
Il creato è opera del Padre per mezzo del Figlio nello Spirito Santo.
Questo universo abbracciato dall'eterno Amore,
incomincia a esistere nell'istante scelto
dalla Trinità come inizio del tempo.
In tal modo la creazione del mondo è opera dell'Amore;
l'universo, dono creato, scaturisce dal Dono increato,
dall'Amore reciproco del Padre e del Figlio.
Santissima Trinità,
Misericordia infinita,
io confido e spero in Te!.
Per questo ci uniamo a San Francesco nel proclamare:
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e ’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che ’l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò scappare:
guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ’l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate.