dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

mercoledì 12 settembre 2012

I giovani oggi




I giovani oggi non soffrono piu' come una volta la fame, la miseria, la mancanza di vestiti, le malattie, anche se ci sono nuove poverta'. C'e' un benessere materiale diffuso nei nostri contesti. Ma i giovani di oggi, gli adolescenti in particolare, soffrono del mal di vivere, il malessere esistenziale, la mancanza di senso della vita"
- scrive lo psicologo De Pieri.
 E continua: "Questo e' il loro grande dolore". E' il dolore della vita senza senso, si chiedono quale sia il significato della presenza dell'uomo sulla terra e quale il proprio e altrui futuro.
E non trovano risposta, o non la trovano facilmente. Oggi sembra che il futuro non sia piu' programmabile. Incertezza. "Questo pesa come un macigno sul cuore di molti giovani".
- Avro' un lavoro che mi soddisfi? ed una famiglia che mi sia fonte di serenita' e di pace? Potro' godere un reddito soddisfaciente? avro' successo nella vita?...Ma soprattutto, come sara' il mio domani?
Non trovano risposta.



" Vivono la bellezza della vita, la gioia di star insieme, la comunicazione diffusa, la mentalita' pervasiva e poi cadono nella tristezza, nella disperazione. Dopo la notte in discoteca oppure dopo gli incontri insieme, per le strade, nei bar, nelle case o nei gruppi, c'e' la solitudine. Resti solo con la tua ombra, con il tuo specchio rotto".
E non avendo comunicazione con gli adulti che potrebbero aiutarli rimangono con i loro dubbi e le loro domande, che sono sempre in fondo le stesse: "Ci sara' un domani per me?..."
"Questa e' l'inquietudine nel cuore di moltissimi ragazzi, anche se non espressa..., un dolore lancinante, profondo,  E non sempre emerge una alternativa positiva".
Ma essi rivelano anche la voglia di un amore pulito, diverso da quello che presenta la televisione.
Vogliono un amore ove c'e' pulizia, castita', rispetto vero della persona: rifiuto di violenza e di abuso.

Hanno anche bisogno del nuovo, di crativita', " di linguaggi nuovi, come la comunicazione corporea, quella degli affetti, il linguaggio dello stare insieme. Desiderano una comunita' viva, immediata, attiva, un nuovo modo di essere comunita' e di essere Chiesa. Sentono il bisogno disperato di Dio, " sotto la maschera dell'indifferenza e della presunta negazione", proprio di Lui!
Il tempo libero, che potrebbe essere tempo sprecato o perduto, diviene per essi espressione del desiderio inconfessato di renderlo una opportunita', oportunita' per riequilibrare la crescita, per riscoprire il sorriso, la gioia di essere se' stessi, liberi e solidali, disponibili, capaci di donare agli altri qualcosa di prezioso di se' stessi.



Scoprendo i nuovi linguaggi dell'informatica, si mostrano capaci di futuro, "di andare oltre",  usando delle nuove risorse per capire, vivere e condividere con passione e con gioia.
La musica per loro , pur essendo  esposta all'ambiguita' e gravida di rischi, e' per essi un nuovo modo di far filosofia, un punto di risposte alle loro domande sul senso della vita...




In questo contesto o situazione e' opportuno riscoprire la vita "non come consumo, come stipendio, come posto di lavoro, come tassa da pagare" ma come risposta ad una Voce ad un Tu che ti chiama, che ti interpella e che ti da' il senso del vivere, che chiama nel futuro, ad un progetto di vita, che corrisponde ad un atto d'amore di Dio, che dall'eternita' ha pensato a ciascun giovane, a te.
Sono ali che  aprono ad orizzonti infiniti, un alito di vita, che ti fa sentire partecipe ed inserito in una grande chiamata.
Per questo nel cuore del giovane c'e un desiderio urgente:
"l'educatore"  che accompagni nella crescita verso l'identita' e  "un testimone" che offra garanzia con la propria esperienza di vita.