INCONCILIABILITA’
Tu dici:” Non possiamo capirci perche’ siamo troppo
diversi!...”
Ma c’e’ una strada che ci aiuta a superare questo ostacolo.
Se vuoi...
Gesù
è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.
+ Dal Vangelo secondo Luca
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
L’inquietudine e l’incomprensione di Maria e di Giuseppe,
nonostante la loro vicinanza a Gesù, nonostante che siano stati preparati da
Dio al compito di accompagnare i primi passi della vita di Gesù, ci riportano a
quello che è il nostro atteggiamento di fronte all’opera di Dio in noi e
intorno a noi. Ogni essere è un mistero per quelli che lo circondano. La
sofferenza che nasce da questa solitudine collettiva non trova pace se non
nella fede.
Noi siamo vicini gli uni agli altri perché siamo tutti amati di un amore divino.
Noi siamo vicini gli uni agli altri perché siamo tutti amati di un amore divino.
L’amore , lungi dall’abolire il nostro essere diversi gli
uni dagli altri, rafforza, anima e sviluppa quanto c’è di originale in noi e ci unisce .
Ma solo una carità che venga da Dio può mettere nei nostri cuori una
tale disposizione.
Maria e Giuseppe non hanno capito a fondo ciò che Gesù diceva o faceva. Ma hanno accettato, nella fede e per amore, di vederlo compiere la sua vita e adempiere alla sua missione, partecipandovi nell’oscurità della loro fede.
Che
lezione per noi! Quando non capiamo l’azione del nostro prossimo, perché supera
le nostre capacità, dobbiamo saper amare senza capire: solo con un tale
atteggiamento tutto diventa possibile.
E’ cosi’ che diventa
realizzabile la vita di ogni Comunita’.