Premessa.…Un po' di allegria non fa male.
Sono ricordi, fioretti salesiani, allegria semplice di persone che si amano nel Signore.
Inizio:……… in assenza di don Ti nel lontano
febbraio del 2003….
Conversazioni a tavola.
19/20 febbraio
1-D.Sa. -Oggi viene l’ing. Groapa…
Ga.- Grapa, non groapa!
d.Se.- Grapa alla romena, cioe’ Grappa all’italiana…
Ga. –
Sarebbe interessante!.... Marito Groapa e moglie Mormentar!
d.
Se- …E i figlioletti Sicriuri…!
2- Gabi
cerca tra le medicine una pinzetta:
Ga. –
Qui… c’era una pinzetta!
d.
Se: (solo pensando, per ovvi
pericoli…)”qui c’e’ una… pan-zetta!..”
3- Gabi, il salsiano... grosso... della Comunita’...(ma questo non si puo’ dire...) ricorda uno scampato pericolo.
(e’ solo la terza volta che lo racconta n.d.r.)
Ga.- Un giorno sono uscito dal negozio di autoricambi e sono stato assalito da una decina di cani.
Uno mi ha morso e forato i pantaloni….
D.Sa.- Si vede che aveva fame… e ha pensato: Qui si’ che ho da mangiare!...
Ga.- (guarda in direzione dei wasinstars… per non arrabbiarsi.)
Cor.- ….Ha pensato: "… Finita la quaresima!"
Leo- (Sorride timido timido…)
Per fortuna passa un treno…! E Gabi si distrae.
(Nb. Noi vediamo dalla finestra del refettorio il passaggio di treni
sulla ferrovia e per distrarre l’attenzione, ci rifugiamo sui treni che passano..)
12
marzo.
a sera…
Don Sandro: - Don Tiziano e’ in Italia a
riposarsi e non trova un momento di riposo!...
Don Sergio: - E’ proprio vero!... da quel che
scrive.
D. Sandro: - …Dovrebbe trovare quel momento di
riposo, assolutamente, poveretto!
Don Sergio: - …Certo che se lui non si riposa
in Italia… almeno noi ci riposiamo... senza di
lui!
18
marzo
a colazione.
…C’e’
fratel G. Carlo di Racaciuni.
Fratel G.Carlo racconta: “Ero al don Bosco di
Verona e recitavo. Mi piaceva molto. Preferivo le parti drammatiche, ma mi
fecero fare sempre le parti ridicole delle farse. Una volta partecipai ad
un’operetta, sempre nella recita di un personaggio allegro.Dopo di allora, feci
sempre parti ridicole: mi ci trovavo bene. Quando fecero un dramma, un giorno,
capitò che un attore secondario si ammalò. Dovetti sostituirlo. Quando entrai
in scena, dovevo dire delle parole drammatiche, tragiche! preparate con cura, ma... prima che aprissi la
bocca, al vedermi, tutto il teatro rise, rise, rise di gusto…” . Addio
dramma!...
E’ tornato don Tiziano….
1 aprile 2003.
Squilla il telefono, risponde don Sandro:
-
Allooo aici Salezieniiii Bacauuu.(Alo! Qui i Salesiani di Bacau)
-
Aici Gherghel.(Qui Gherghel...)
-
Oh,...Giorgio!!!! Ce placere! Bine
că ai dat un
telefon!... Ce faci?...
Chem imediat şeful!?!..( Giorgiooo! Che gioia. Ci hai telefonato, che bello!..Come va?...Vuoi che chiami il Direttore?...)
-
Da,da…Dar eu nu sunt Gheorghe,
Sunt episcopul Petru Gherghel!( Si', si'!...ma io non sonoGheorghe. Sono il Veascovo Gherghel Pietro!)
-
Aoleooo!...Am!...Scuzaţi, eccelenţa!...Îl
chem imediat pe don Tiziano.( Oooh! Scuzi Eccellenza, chiamo subito Don Tiziano!...)
Ahimeh,
non era un PESCE DI APRILE….!
Data incerta.
….Don Tiziano in macchina.
. Diciamo una preghiera!
Tutti: - Si, si!...In rumeno.
Don T. – Ave Maria…Maria ajutorul celor care se cazatoresc ( che si sposano), ora…
Tutti; - Ihih!..Ahaha!...Ihih...!...
Uno: - Calatoresc!( "Viaggiano!") don Ti, calatoresc!!!
13 ottobre
2003.
A Costanta, durante la Messa : predica don
Sergio bătrîn (il vecchio)…:
D.S. – O dătă, un păstorel a găsit un
Sachet,…Era un sachet plin de pietre.
Acest sachet….( in lingua italiana alla rumena).
Data incerta.
D. Sandro interrogato.
L’ interlocutore parla rumeno e don Sandro deve
rispondere il suo bel „da!”
-
Aţi fost la casa Saleziană din Tolmezzo?...!
( E' stato nella casa salesiana di Tolmezzo?)
( E' stato nella casa salesiana di Tolmezzo?)
-
Ja!...Am fost, ja!( Don Sandro confondeva il rumeno con il tedesco...Troppa scienza!...)
22
OTTOBRE 2003
D.Sandro:
- Ecco una foto dell’ arena di Verona…
Gabriele:
- E pensare che io abitavo li’ vicino.
D. Sandro:
- Ci sono stato nel 1900….
Millenovecentottantotto. Venne il Papa. Entro'
nell’arena..., silenzio generale, poi tutto divenne un grido di gioia. Il Papa
parlo’ a braccio, lasciando il discorso ufficiale.
Gab.: - Nell’arena si fanno delle opere musicali
spettacolari. Io, al tempo dell’Aida, ero invitato a fare una comparsa con
stipendio di un milione a comparsa…
D. Sergio:
- Un milione!?...
Gabriele; - Si’, e dovevo fare il
centurione…
Don Tiziano: - Non era mica che dovessi fare il
“Cinturone?!!”…
Data incerta, fine anno 2003.
D. Sergio (mostrando un piatto di
portata):- Questo piatto di portata non è nostro…!
Gabriele:
- E’ stato dato da una ragazza: c’era del prosciutto, per noi!
D. Sergio- E chi era la ragazza?... ?
D. Sandro:- Ah, era la Genoveva !
Tutti:- ????...
D. Sandro: -La Genoveva !...Gia’, ma...ma
chi era la Genoveva ?!!
Tutti:…Ihihih!!!!
1
gennaio 2004
D. Tiziano: - Il prossimo anno Cornel e don
Sergio "bătrân" fonderanno una casa a Chişinau!
D. Sergio ( pensando…): -
Chi glielo ha detto ?!...
D. Tiziano: - A Bucarest
andrò io e D. Sandro a fondare un’altra casa!
D. Sergio ( sempre
pensando): - Modesto però…
Ma…..
Gabriele: - E io…?!!...
Don Ti: - Resterai a
Bacau… per „affondare la casa!”
D. Sergio ( sempre
pensando per non essere in situazione di pericolo ): - Col peso che ha!..
19
febbraio giovedì, San Mansueto.
Don Sandro tra ieri ed oggi sembra diventare il
personaggio più significativo, non certo in onore di San Mansueto… Eppure oggi
e’ san Mansueto!…
Partiamo da domani mattina.
E’ il 20 febbraio. Al “micul dejun” ci sono
anche tre uova sode.
Don Sergio:
- Chissà poi se quelle uova sode sono più facili a sbucciare fredde o
calde…
Don Sandro.
- Non tocchiamo tasti dolenti…
Don Tiziano:
- A me duole ancora la testa qui…E si tocca la desta dove don Sandro ha
dato la sera precedente un colpetto…
Don Sergio: - Sarà un “cucui” ottenuto a scopo
educativo…
Don Sandro:
- Frutto di idee diverse… Bah, che mi sia caduta addosso la scomunica?
Don Sergio:
- Ma no, don Sandro. La scomunica a chi percuote un sacerdote si ha
quando il colpo è dato “suadente diabolo”, come dice il Codice romano. Tu l’ hai
fatto a scopo educativo…
Don Tiziano( toccandosi un bernoccolo):
- Mbeh…, Passerai alla storia! ...d’ora
in poi saprò bene, caro Sandro, che tu vieni dalla valle Pesarina, ma che si
chiamerà a causa tua “valle Pestarina”…
….
Era successo così,...
A cena, la sera precedente, c’erano uova sode,
che si sbucciavano con difficoltà.
L’esperto don Tiziano disse:
-
Le uova si sbucciano bene quando
sono fredde…
-
No!- interloquì don Sandro- Si
sbucciano bene quando sono ancora belle calde!
-
No!- insisteva don Tiziano- Quando
sono fredde.
Allora si interpellarono vari esperti lì
presenti o testè giunti alla cena.
Anche la cuoca, che era incerta, ma a cui
pareva che le uova fredde si sbucciassero meglio che le calde… Un po’ tutti
erano del parere che fredde si sbucciassero meglio. Ma don Sandro no! no!
“Calde!”
Si ricorse allora ai libri, che don Tiziano
lesse …Ma insomma, i libri dicevano che bisognava mettere le uova calde sotto
l’acqua fredda per qualche minuto e poi spellarle e si sarebbero spellate bene…
Don Tiziano:
- Vedi? ho ragione io
Don Sandro invece la vedeva diversamente e gli
pareva che i libri, e in specie il”suo libro” di cucina, quello di suor
Germana, dicesse che le uova dovevano rimaner calde pur dando loro una
rinfrescatina, perché “ O bella, si mangiano ancor calde!...”
-
Ma non vedi – continuava a dire
don Tiziano- che, almeno per qualche
minuto, bisogna raffreddarle?!!! dunque
ho ragione io…!
Eccoti allora che don Sandro inaspettatamente
trova un argomento chiaramente dimostrativo:
Prende il libro di suor Germana e dà un secco
colpetto con esso sulla testolina tenace del vicino incapponito sulla sua idea
e dice: - Tu, caro, hai la idee fisse!-
E… toc!...
Noi commensali rimaniamo allibiti. Ma tutto si
risolve in una risata dello stesso malcapitato don Tiziano, che si sente
confermato nelle sue idee.
E il giorno dopo si conclude:
“ Don
Sandro viene proprio dalla Val Pestarina!!...”.
Febbraio…quando c’era il
povero don Martino.
Don Sandro dice: - Posso offrire dei “bagigi?”
Don Martino: - Ma come no!...
Arriva don Sandro con gli arachidi e, lì per lì, apre davanti a tutti il pachetto per metterli in una coppetta di vetro, ma….
Don Martino: - Fermo, fermo don Sandro! Cosa
fai?!..
Don Sandro: - Cosa faccio?...Apro il pacchetto
dei bagig…- e guarda il pacchetto:
Oh, scusate!...E’ il pacchetto della carne di
soia!...
E va a prendere quello vero.
Un po’ di gioiosa allegria…
E don Sandro commenta: - Ma dopo... li ho
veramente portati.
1 marzo 2004.
Don Tiziano a tavola: - Don Sandro ha trovato
un nuovo termine per dire in rumeno “appisolarsi”.
Don Sandro: - Dillo tu don Sergio…
Don Sergio:
-Mi pare sia “motaì,... a motaì…”
Don Sandro è soddisfatto. Ma ecco che il
pericoloso don Tiziano incalza:
-
Don Sandro non riesce ad
ascoltarmi senza addormentarsi. Ieri era venuto al computer a chiedermi una
spiegazione e, mentre io gli spiegavo, lui si è addormentato. La mia voce lo fa
dormire.
Don Sandro: - E’ perché dici troppe parole,
dovresti dirne poche e brevemente.
2 aprile 2004.
D. S.
- Hai sentito Gabriele che la Sonoma chiude e le vendono?
Gabriele:-
Boh…! E chi lo dice?!
D. Sergio:- Lo dice Julian che lavora alla
Sonoma. Non danno commesse e si termina il lavoro che c’è…!!!
Gabriele:- Se lo dice lui, è proprio da
crederci!...
Sai che sono venuti a salutarmi perché vado in
Russia!... E sai chi l’ ha detto in giro?!... Julian! L’altro giorno Anna Maria
è venuta a salutarmi perché vado in Russia e glielo aveva detto Julian…Così
Emil è venuto a salutarmi perché vado in Russia….E chi glielo ha detto?!!
Iulian!!!
Cos’e’ questo , signora cuoca?
Lucia, la cuoca :- Questo è ....Bârfa!
D:S: -
Ma che! Questo e’ ...calunnia!..Ma quando te l’ hanno detto!?...Ieri?...
Ieri era il primo di aprile!!!!
Gabriele: - Me l’hanno detto sette giorni fa….
NB: Forse non sa Gabriele che sette giorni fa
don Sergio avrebbe forse detto a chi lo scocciava, poichè continuava a chiedere
dove fosse Gabriele e lui voleva liberarsene: - Ma lasciami in pace!...Gabriele
è andato in Russia!...
Forse Iulian ha sentito…
Ha considerato…
Ha concluso: ”Gaby!!???.. in Russia.!?...!...”
E…l’ha mandato in Russia!
Ma adesso Gabriele e’ a Roma per ”raggione di
studdi!...”
Siamo nel bel mezzo del 2006.
In questo lasso di tempo ci sono state tante altre occasioni per
ridere, ma non ne e’ rimasta la memoria....
Ultimamente,...
era il 6 giugno 2006...
era il 6 giugno 2006...
Don Tizano stava mettendo il camice ed
inavvertitamente pestava un piede a don Sergio. Eravamo tutti e quattro in
sacrestia, che e’ la saletta d’ ingresso. C’ era don Janusz, Don Sandro Solari,
Don Tiziano Baracco e don Sergio Dall’ Antonia.
Don Tiziano dunque pesta un piede di don
Sergio e giustamente dice: “ Scusami, so che sono pesante!...” E don Sergio
commenta: “ No, il nostro Direttore non e’ ne’ pesante, e neanche leggero; e’...leggerone!”...
Don Tiziano non dice nulla!...
Don Sergio sorride, ma si morde le labbra.
A tavola...3 giugno 2006.
Felix
Andrei dice di esser stato ad un incontro e che una suora gli ha fatto una
domanda un po’ inaspettata e poco gradita: - E’ vero che tutti i Salesiani
hanno un conto in banca?...
A lui viene subito spontanea la controrisposta
o controdomanda:
- E’ vero che tutte le suore hanno la
barba?...
Ma non sembra l’abbia detto, l’ ha solo...
pensato!
29
settembre 2006
Si realizza una
battuta fredda fredda… senza gravi conseguenze.
D. Sergio – Come si
chiama salesianamente l’ oratorio?
Tutti -……?
D. Sergio: - Casa!
Casa salesiana.!!!... Ma una casa salesiana che ha direttore don Tiziano come
si chiama?!...
D. Sandro: -
Oratorio don Bosco…
D. Sergio: ..- Una
casa salesiana che ha come direttore don Tiziano Baracco si chiama “baracca
salesiana!”…
….( no coment)…!
Gennaio 2007.
Ne fa le spese don
Tiziano che sta moltissimo di fronte al video del computer nel suo lavoro
assiduo.
Ecco che a tavola si dice:
-
Don
Tiziano e’ il nostro video-direttore!
12
giugno...San Domenico.
Ma Don Tiziano ci ha
lasciato per divenire Parroco ..."in pectore" della casa di cui diviene di fatto
Direttore a Constanţa.
Di lui
allora ci rimane il ricordo e la gioia che ci ha trasmesso. Ne diamo un ricordo
in..rumeno!
Un ritratto descrittivo della figura del santo
Tiziano, tratto dalle pagine rumene di internet, con opportune modifiche, si
addice in pieno al nostro don Tiziano- Direttore. Non mi pare giusto
trascurare la possibilita’ di sfruttarlo per sorridere un po’,...ma seriamente
pero’. Andrebbe tradotto in italiano, ma lo lascio nell’ originale. Eccolo:
D.
Tiziano
Voce sonoră ca o
trompetă... capabilă nu numai să înveţe şi să înveselească, dar şi să înmoaie
inimile împietrite. În fiecare zi celebra Sfânta Liturghie cu deosebită
evlavie. Umil în îmbrăcăminte, mare în statură, cu mersul grav, cu o înfăţişare
simpatică, amabil cu tinerii, cu copiii, cu cei mari şi cu cei mici, cu săracii
şi necunoscuţii, apropiat de oamenii de jos, impunând respect celor de sus,
capabil să dea cele mai potrivite sfaturi în toate domeniile, cu o privire
senină şi gravă; foarte pudic în atitudinile sale, atent ... simplu... şi
drept, îndrăgostit de sărăcie atât de mult, încât nu poseda nici o maşină
necesară pentru pastoraţie şi predicaţie, nici chiar bicicletă.... A fost cel
dintâi animator al reînnoirii a pastoraţiei tinerilor în parohiile şi
bisericile din România.
Director la Bacău , ...
...acum se
străduieşte ca Director la
Constanţa.
1 gennaio 213.
Ne e’ passata
dell’acqua sotto i ponti...Ma sembra spesso rifiorire l’allegria a tavola con
le battute spiritose e i racconti dei fatti del giorno. Anima di solito il
nuovo Direttore di Bacau, Don Venceslao Grosu, detto familiarmente Don Vinci.
Si parla della
famiglia.
D. Sergio: - Oggi in
predica si e’ raccontato un fatto un po’ fuori luogo. Due coniugi fanno il
50.mo di matrimonio.
- Come avete fatto
per rimanere cosi’ fedeli per 50 anni?
Il marito: “ Non abbiamo mai questionato. ...Quando io
tornavo dal lavoro e trovavo la moglie nervosa, andavo a lavorare in garage
finche’ le passava. E quando invece ero io nervoso, la mia cara moglie andava
in guardaroba a fare le calze e a cucire i panni... E cosi’ siamo vissuti senza
questioni in 50 anni di matrimonio...E’ vero tuttavia che di quelli ne ho
passati 25 in
garage!...”
D. Vinci: - Al 25.mo
di matrimonio la moglie porta al marito un regalone, un orsacchiotto e 50 mila
euro.
Il marito: - Che bel
regalo mi fai!. E questo orsacchiotto, quando l’hai fatto?
La moglie: - Quando
ero nervosa e stavo per arrabbiarmi con te, mi sono messa a fare
l’orsacchiotto.
Il marito e’ pieno
di gioia perche’ un solo orsacchiotto e’ un buon segno di accordo.
E chiede : - E i 50
mila euro, come li hai guadagnati per me?
La moglie: -
Vendendo orsacchiotti!
...........
Cerchiamo di volerci bene nel Signore!