dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

giovedì 10 maggio 2012

Maria


Maria






Il 30 aprile mi sono incontrato con un mio antico professore di filosofia: Don Loss Raimondo. Una persona sempre serena e allegra. Ora e’ in casa di riposo all’Istituto Zatti di Mestre, una casa salesiana. E’ ammalato e deve costantemente usare l’ossigeno che porta a tracolla. Ma non ha perso la serenita’ e la gioia.  Accogliente come sempre, mi riceve nella sua camera. Alla fine dell’incontro mi rivolge un pensiero, indirizzato anche al giovane che e’ insieme con me in visita, un aspirante salesiano, Daniele. Dice dunque il caro professore: „Noi siamo come dei bambini che devono nascere. Ecco perche’ il Signore ci ha dato la Mamma sua, perche’ da buona Mamma ci faccia nascere, uomini nuovi,  alla vita divina”.Un pensiero che ho voluto conservare nel mio cuore e comunicarlo anche a te…
Un buon pensiero ci lascia pure un Santo, come leggo su Zenit:
„Le nostre madri passano, muoiono. Maria Madre delle madri nostre è la grande Madre che non muore.
Sono passati più di venti secoli ed è più viva oggi di quando cantò il Magnificat e profetizzò che tutte le generazioni l’avrebbero chiamata beata.
Maria vive e resta, perchè Dio vuole che tutte le generazioni la sentano e l’abbiamo per madre.
Maria è la grande Madre che splende di gloria e di amore nell’orizzonte del cristianesimo; è guida e conforto a ciascuno di noi, è potente e misericordiosissima Madre per tutti quelli che la chiamano e l’invocano.
E noi andiamo a Gesù per Maria.
I pastori cercavano Gesù e lo trovarono nelle braccia di Maria.
I re Magi vennero da regioni lontane per cercare il Messia e lo adorarono nelle braccia di Maria.
E noi, dove troveremo ancora e sempre Gesù?
Lo ritroveremo e lo adoreremo tra le braccia e nel cuore di Maria. (San Luigi Orione)

Con questi bei pensieri camminiamo sulla stada della vita con serenita’ e fiducia in Dio che ha pensato con amore a ciascuno di noi, insegnandoci l’amore:
quell’amore che viene da Lui e ci trasforma in pane spezzato per amore degli altri come Gesu’.