Capita.
Non ne vale la pena.
Speranza
e' invece continuare
ricominciare
con ottimismo
sapendo
che ad ognuno
Dio
ha dato un dono
irinunciabile
per gli altri.
Esempio.
Scriveva un amico che non venne all'inaugurazione della casa nuova, perche'...perche' trovava che non avrebbe avuto il coraggio di edificare quello che era stato costruito e non aveva posto le premesse forti alla futura costruzione, che si realizzo' piu' tardi e che si inaugurava allora.
Non mi convinse... Mi parve scoraggiamento quello e gli risposi cosi'...:
AM
Bacau 23 giugno 2013.
Carissimo ,
....
Tempo fa mi scrivevi con bonta' che non hai potuto venire all' inaugurazione del nuovo fabbricato.
Non mi sono ancora convinto.
Un uomo semino' un seme. Nacque un germoglio, che si fece tronco che sosteneva dei rami, che fecero fiori e foglie. Sui rami a suo tempo spuntarono i frutti, buoni, gustosi, belli a vedersi e portatori di vita. In autunno il contadino che pose il seme e gode' dei frutti dell'albero poto' i rami e ne taglio' anche qualcuno, sicuro che in primavera l'albero sarebbe diventato rigoglioso e fecondo come prima, meglio di prima...
Don Bosco e' la radice dell'albero. Il tronco siamo noi ormai rugosi e vecchi come la scorza di un tronco. I rami sono i giovani salesiani che sono venuti con noi e dopo di noi. Essi sono uniti alla radice, al tronco e fanno i bei frutti di cui il contadino si rallegra. Ma quando pota l'albero, si guarda bene, quel contadino, dal tagliare anche il tronco.
E' cosi' che sembra che i salesiani che sono venuti prima e non avevano frutti copiosi non fossero utili e non siano utili a niente, ma in realta' sono la causa permanente della gioia del contadino. Nella festa degli alberi , tutto l'albero e' in festa e gioisce insieme.
...Mi e' parsa una bella storiella questa...Che ne dici?...
.