dituttounpoco

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con me il Monte del Signore.

mercoledì 8 dicembre 2010

In onore dell' Immacolata

Maria Maestra dei Cristiani

MARIA Maestra della CHIESA in cammino perche’ Madre della Sapienza.



Ego ex ore Altissimi prodivi, primogenita ante omnem creaturam. Ego feci in coelis ut oriretur lumen indeficiens...  (I) ...in onmi ter::-a steti
et in omni populo et in omni genti prima tum ha bui... (2)
transite ad me omnes qui concupiscitis me...
et a generationibus meis implemini...  (3)
Qui audit tue non confundetur,
et qui operantur in me non peccabunt ...(4)

Ci siamo mai chiesti perchè la Liturgia applica a Maria queste parole della Scrittura?. .. E’ significativo il fatto che Maria sia accostata alla Sapienza. E’come se la Liturgia volesse inculcare ai fedeli che a Maria spetta un compito simile a quello della





Sapienza: ammaestrare i popoli. Quasi la Liturgia dicesse:
" Maria non è solo Creatura privilegiata nella Chiesa, ma anche Maestra della Chiesa". "Ego Mater pulchrae dilectionis,  et timoris, et agnitionis,  et sanctae spei..."      (5)
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(1) cfr.  Eccli.24,5-6
(2)              24,9
(3)              24,26
(4)              24,30
(5)                24,24
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Alla Madre di Dio e della Chiesa,allaMediatrice della Grazia non disdice, ma conviene assai questo tìtolo di "maestra". Il Vangelo, la vita dei Santi,  la storia e l'insegnamento della Chie­sa confermano questa prerogativa di Maria. Dall’ Annunciazione al Calvario Maria ci ammaestra.
Di fronte all'Angelo che la proclama Madre di Dio e Corredentrice del genere umano,è Maestra di umiltà: tutto viene da Dio è dono suo, l'uo-mo non è che al servizio di Lui. "Ecce Ancilla Domini!" (1)
A Gerusalemme, quando, ritrovato Gesu’ nel Tempio, non comprende la sua risposta Sacerdotale," in his quae Patris mei sunt oportet me esse", ci ammaestra a meditare i disegni di Dio ed a inchinarci ad essi anche se incomprensibili per il momento o misteriosi.  (2)
A Cana:  "Vinum non habentl" Ella chiede con fiduciosa perseveranza, certa di ottenere. "Quodcumque dixerit vobis, facite." (3) E Gesù anticipa i tempi.
L'episodio di Cana è un altro ammaestramento di Maria: non ci insegna forse con l"esempio ciò che Gesu’ raccomanderà alle folle: "Petite, et dabitur vobis; quaerite, et invenietis; pulsate, et operietur vobis"?(4)
"Magnificat anima mea Dominum." In questo inno di esultanza Maria ci è Maestra di Verità.
Il mondo cultuale e culturale del tempo aveva svisato il vero senso dell'Alleanza : si era finito infatti col credere che Dio di Israele avesse bisogno del suo popolo e che le loro due sorti fossero   unite come da un legame naturale. Maria riafferma con chiarezza il vero clima dell'Alleanza mostrando quale ne debba essere l'idea più pura: l'alleanza viene cioè prospettata nel suo vero aspetto di gratuità che esalta la pietà dell'Altissimo nei riguardi di Abramo e della sua stirpe per sempre.    Inoltre le ristrette vedute carnali del particolarismo   giudaico vengono condannate. Il Magnificat ci offre infatti una dottrina intera­mente aperta all’universalità della salvezza.      (5)
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(1) Lc 1, 38
(2) v. Dilleshneider, “Il nostro Sacerdozio nel Sacerdozio di Cristo”,vol `1, p. 63;
 Lc 2, 49.
(3) Io 2, 3-5
(4) Mt 7, 7
(5) Lc 1,54-55
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Universalità e gratuità della salvezza,due insegnamenti della Vergine eco fedele della Sapienza divina.
Nel resto del Vangelo non la parola, ma la vita di nascondimento, di docilità e di silenzio è l'ammaestramento di Maria.
La S. Scrittura sembra porre il fondamento dogmatico del Magistero di Maria in queste parole dell’Apostolo ai Corinti:”Noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo
ma lo Spirito che viene da Dio, onde poter conoscere i doni che Dio ci ha
elargito."(I-Cor. 2,10-12 cfr. commento Bibbia Mons, Garofolo - ed. Marietti).
Meditando questo passo ci accorgiamo che lo Spirito Santo viene qui chia-
mato il Maestro che fa conoscere ai Cristiani i doni di Dio,quali la sal-
vezza, la gloria futura,la dignità di figli di Dio.
Questa asserzione accostata alla considerazione che Maria è Madre di Cri­sto, Corredentrice, Mediatrice, piena di Grazia ed intimamente inabitata dallo Spirito Santo (1) induce a farci credere massimamente conveniente estendere il compito di ammaestrare^, dallo Spirito Santo alla Vergine, che ne fu lo strumento docile; e che talora vien detta la Sposa dello Spirito: tanto più che la Chiesa l'invoca oggi ufficialmente sotto il titolo di Madre della Chiesa;  e non comprende forse la missione di madre anche di istillare nei suoi figli gli elementi indispensabili del sapere?
Maria dunque è Maestra dèi Cristiani perchè la sua dignità lo esige e perchè è Madre dei Cristiani.
I Santi testimoniano che Maria è Maestra universale. " Mammina mia, - diceva testualmente S. Gemma galgani - Mammina mia,io ti amo tanto perchè tu mi fai amare Gesù!"
In questo slancio di amore mistico non riconosciamo forse l'intuizione di una Santa del compito che Maria ha di essere Maestra di ogni membro del Corpo mistico di tristo?
Ricordiamo il sogno dei nove anni del nostro S. Fondatore. Gesù stesso rivolgendosi a Giovannino disse: - Io fi ti darò la Maestra, sotto la cui disciplina puoi divertire sapiente e senza cui ogni sapienza diviene stoltezza. Sembra a questo punto della nostra riflessione sentir risuonare nella mente la parola della Scrittura:  " qui audit me non confundetur, qui operabunt in me non peccabunt" (2)
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(1) Lc 1, 35
(2) Eccli. 24, 30
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E e siamo maggiormente confortati dalla testimonianza della vita di D. Bosco, testé riportata, ad attribuire alla Vergine Maria quelle parole che escono dalla bocca della Sapienza!
Anche altri Santi c'insegnano questa verità. Basti citare il Santo di Monfort. Nelle sue opere sulla Madonna egli inculca queste verità. Nel trattato sulla vera devozione a Maria egli insiste infatti sull'oppor­tunità di scorgere in Maria la nostra Maestra e di accettarla come tale.
Ci sembrano sufficienti questi esempi per farci intendere l'opinione dei Santi su questo punto.
Tutti i Santuari Mariani parlano di numerosi insegnamenti disseminati nella storia della Chiesa dalla Vergine Madre. Ricordiamone alcuni: Lourdes, Fatima, Siracusa.
A Lourdes II febbraio - 16 luglio 1858 Maria insegna a pregare e a fare penitenza per i peccatori e non alla sola piccola Bernardetta, ma al mondo intero.
La Vergine così si fa pietosa Maestra di vera sapienza e al mondo intero dimentico di una tale saggezza amorosamente proclama il suo privilegio: io sono l'Immacolata Concezione! eco celeste del Dognma dell'8 dicembre 1854.
 A Fatima, 13 maggio 1917, il suo insegnamento di fa più pressante: "preghiera e penitenza per i peccatori e per la cessazione della guerra; amoroso richiamo alla conversione,accompagnato da una profezia di un altro flagello se il mondo non si convertirà.
A Siracusa, le lacrime della Vergine sono un altro silenzioso insegnamento.     Le lacrime di una madre parlano di molte cose ai figli! L'insegnamento però è nascosto:  solo l'intimità del cuore di ogni uomo ne può svelare il significato.
La storia stessa ci assicura dunque, attraverso le testimonianze delle
apparizioni, che Maria non solo merita il titolo di Maestra dei Cristia-ni, ma realmente lo è.
La pietà dei fedeli lo riconosce quando nelle litanie della Vergine La saluta "Sede della Sapienza!".
Il Magistero Ecclesiastico inculca questa verità. Maria è Maestra. Questo insegna ai fanciulli il Papa Pio XII0 quando nell'udienza del 2 maggio 1954 al pellegrinaggio degli soolari d'Italia, esclama:
"dovete imparare a dirle un "bel sì, ogni volta che vi chiederà qualche co sa. Vi esorterà a pregare , vi suggerirà di essere studiosi e voi Le ri­sponderete sempre con un bel'"sì".
Agli sposi il Papa presenta come Maestra di vita famigliare la Vergine: "essa - disse in un discorso agli Sposi novelli nel IO maggio del 1939-non solo conosce per propria esperienza le gravi necessità della famiglie, ma come Madre di pietà e di misericordia, vuole di fatto venire in loro aiuto".
Ella è preconizzata Maestra nell'apostolato dei laici. Salutandola in fatti Mediatrice dei laici nell'esplicazione del loro apostolato, il Papa affida a questa potente Mediatrice le organizzazioni cattoliche,come ad una Maestra: dice infatti:" Ella la Sede della Sapienza vi porterà sicuramente alla vittoria"(1).
Anche il Papa Paolo VI0 affermò esplicitamente questa prerogativa.
Nel suo discorso sull'Assunta,il 15 agosto 1964,
la dice Maestra, Maestra di umiltà e modello di vita cristiana.
Così pure in un discorso dell'aprile del 1965 le attribuisce il titolo di Maestra.  (2)

(1) v. Pio XII. * dic 1947 dal discorso “ Grande e’ la nostra letizia”.
(2) v. Osservatore della Domenica”, 2 maggio 1965, p.4, 2.a-3.a colonna.



La Chiesa considera Maria in quanto riguarda il suo fine "quale sua propria Maestra". Il Concilio infatti nella Costituzione Liturgica all’articolo  103 dice : "in Maria la Chiesa... come in una immagihe purissi_ ma contempla con gioia ciò che essa stessa nella sua totalità desidera e spera di essere.,,
Se la Chiesa contempla in Maria ciò che essa deve essere, è logico affer mare che Maria in ciò è Maestra della Chiesa.
Il Vangelo, la storia della Chiesa, i Santi, la Liturgia, alcune espressioni del Magistero ecclesiastico ci inducono dunque ad affermare che Maria è Maestra della Chiesa.. Alcune considerazione sulla S. Scrii tura e sulle prerogative di Maria ci mostrano la convenienza di un tale titolo e di una tale missione della Vergine Maria.
Non oh resta allora che accettare con l'assenso della mente questa verità e aprire il cuore ad una semplice considerazione:
"Se Maria è la nostra Maestra, perchè noi non Le siamo scolari fedeli? Mettiamoci alla sua scuola!
Nel S. Rosario essa ci parla. Ascoltiamo ciò che ci insegna: meditiamo ed agiamo!
Ci troveremo così tutti promossi all'incontro con Cristo!" perchè "qui operantur in me non peccabunt!"  (3).

Sedes Sapientiae, ora pro nobis!


(3) Odo Casel, Il Mistero dell’Ecclesia, Ed. Citta’ Nuova, alla voce “Maria riflesso del Logos”.