dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

martedì 1 gennaio 2013

Un libro di lepidezze


Premessa.…Un po' di allegria non fa male.
Sono ricordi, fioretti salesiani, allegria semplice di persone che si amano nel Signore.




Inizio:……… in assenza di don Ti nel lontano febbraio del 2003…. 
Conversazioni a tavola.


19/20  febbraio

1-D.Sa. -Oggi viene l’ing. Groapa…
   Ga.-  Grapa, non groapa!
   d.Se.- Grapa alla romena, cioe’ Grappa all’italiana…
   Ga. – Sarebbe interessante!.... Marito Groapa e moglie  Mormentar!
   d. Se- …E i figlioletti Sicriuri…!



2- Gabi cerca tra le medicine una pinzetta:
   Ga. – Qui… c’era una pinzetta!
   d. Se: (solo pensando, per ovvi pericoli…)”qui c’e’ una… pan-zetta!..”





3- Gabi, il salsiano... grosso... della Comunita’...(ma questo non si puo’ dire...) ricorda uno scampato pericolo.
(e’ solo la terza volta che lo racconta n.d.r.)
   Ga.- Un giorno sono uscito dal negozio di autoricambi e sono stato assalito da una decina di cani.
            Uno  mi ha morso e forato i pantaloni….
   D.Sa.- Si vede che aveva fame… e ha pensato: Qui si’ che ho da mangiare!...
   Ga.-  (guarda  in direzione dei wasinstars… per non arrabbiarsi.)
   Cor.- ….Ha pensato:  "… Finita la quaresima!"
   Leo- (Sorride timido timido…)
Per fortuna passa un treno…!  E Gabi si distrae.
(Nb. Noi vediamo dalla finestra del refettorio il passaggio di treni
sulla ferrovia e per distrarre l’attenzione, ci rifugiamo sui treni che passano..)    






12 marzo.
a sera…
Don Sandro: - Don Tiziano e’ in Italia a riposarsi e non trova un momento di riposo!...
Don Sergio: - E’ proprio vero!... da quel che scrive.
D. Sandro: - …Dovrebbe trovare quel momento di riposo, assolutamente, poveretto!
Don Sergio: - …Certo che se lui non si riposa in Italia… almeno noi ci riposiamo... senza di                                                                                              
                       lui!

18 marzo

a colazione.
…C’e’  fratel G. Carlo di Racaciuni.
Fratel G.Carlo racconta: “Ero al don Bosco di Verona e recitavo. Mi piaceva molto. Preferivo le parti drammatiche, ma mi fecero fare sempre le parti ridicole delle farse. Una volta partecipai ad un’operetta, sempre nella recita di un personaggio allegro.Dopo di allora, feci sempre parti ridicole: mi ci trovavo bene. Quando fecero un dramma, un giorno, capitò che un attore secondario si ammalò. Dovetti sostituirlo. Quando entrai in scena, dovevo dire delle parole drammatiche, tragiche!  preparate con cura, ma... prima che aprissi la bocca, al vedermi, tutto il teatro rise, rise, rise di gusto…” . Addio dramma!...

E’ tornato don Tiziano….


1 aprile 2003.

Squilla il telefono, risponde don Sandro:
-         Allooo aici  Salezieniiii Bacauuu.(Alo! Qui i Salesiani di Bacau)
-         Aici Gherghel.(Qui Gherghel...)
-         Oh,...Giorgio!!!! Ce placere! Bine că ai dat un telefon!... Ce faci?... Chem imediat  şeful!?!..( Giorgiooo! Che gioia. Ci hai telefonato, che bello!..Come va?...Vuoi che chiami il Direttore?...)
-         Da,da…Dar eu nu sunt Gheorghe, Sunt episcopul Petru Gherghel!( Si', si'!...ma io non sonoGheorghe. Sono il Veascovo Gherghel Pietro!)
-         Aoleooo!...Am!...Scuzaţi, eccelenţa!...Îl chem imediat pe don Tiziano.( Oooh! Scuzi Eccellenza, chiamo subito Don Tiziano!...)

Ahimeh,  non era un PESCE DI APRILE….!


Data incerta.
….Don Tiziano in macchina.
. Diciamo una preghiera!
Tutti: - Si, si!...In rumeno.
Don T. – Ave Maria…Maria ajutorul  celor care se cazatoresc ( che si sposano), ora…
Tutti; - Ihih!..Ahaha!...Ihih...!...
Uno:  - Calatoresc!( "Viaggiano!") don Ti, calatoresc!!!



 13 ottobre  2003.
A Costanta, durante la Messa: predica don Sergio  bătrîn (il vecchio):
D.S. – O dătă, un  păstorel a găsit un Sachet,…Era un sachet plin de pietre.
Acest sachet….( in lingua italiana alla rumena).



Data incerta.

D. Sandro  interrogato.
L interlocutore parla rumeno e don Sandro deve rispondere il suo bel „da!”
-         Aţi fost la casa Saleziană din Tolmezzo?...!
( E' stato nella casa salesiana di Tolmezzo?)
-         Ja!...Am fost, ja!( Don Sandro confondeva il rumeno con il tedesco...Troppa scienza!...)



22 OTTOBRE 2003

D.Sandro:  - Ecco una foto dell’ arena di Verona…
Gabriele:    - E pensare che io abitavo li’ vicino.
D. Sandro:  - Ci sono stato nel 1900….
 Millenovecentottantotto. Venne il Papa. Entro' nell’arena..., silenzio generale, poi tutto divenne un grido di gioia. Il Papa parlo’ a braccio, lasciando il discorso ufficiale.
Gab.: - Nell’arena si fanno delle opere musicali spettacolari. Io, al tempo dell’Aida, ero invitato a fare una comparsa con stipendio di un milione a comparsa…
D. Sergio:  - Un milione!?...
Gabriele; - Si’, e dovevo fare il centurione
Don Tiziano: - Non era mica che dovessi fare il “Cinturone?!!”…



Data incerta, fine anno  2003.

D. Sergio (mostrando un piatto di portata):- Questo piatto di portata non è nostro…!
Gabriele:  - E’ stato dato da una ragazza: c’era del prosciutto, per noi!
D. Sergio- E chi era la ragazza?... ?
D. Sandro:- Ah, era la Genoveva!
Tutti:- ????...
D. Sandro: -La Genoveva!...Gia’, ma...ma chi era la Genoveva?!!
Tutti:…Ihihih!!!!


1 gennaio 2004

D. Tiziano: - Il prossimo anno Cornel e don Sergio "bătrân" fonderanno una casa a Chişinau!
D. Sergio ( pensando…): - Chi glielo ha detto ?!...
D. Tiziano: - A Bucarest andrò io e D. Sandro a fondare un’altra casa!
D. Sergio ( sempre pensando): - Modesto però…
Ma…..
Gabriele: - E io…?!!...
Don Ti: - Resterai a Bacau…  per „affondare la casa!”
D. Sergio ( sempre pensando per non essere in situazione di pericolo ): - Col peso che ha!..


19 febbraio giovedì, San Mansueto.

Don Sandro tra ieri ed oggi sembra diventare il personaggio più significativo, non certo in onore di San Mansueto… Eppure oggi e’ san Mansueto!…
Partiamo da domani mattina.
E’ il 20 febbraio. Al “micul dejun” ci sono anche tre uova sode.
Don Sergio:   - Chissà poi se quelle uova sode sono più facili a sbucciare fredde o calde…
Don Sandro.   - Non tocchiamo tasti dolenti…
Don Tiziano:  - A me duole ancora la testa qui…E si tocca la desta dove don Sandro ha dato la sera precedente un colpetto…
Don Sergio:    - Sarà un “cucui” ottenuto a scopo educativo…
Don Sandro:   - Frutto di idee diverse… Bah, che mi sia caduta addosso la scomunica?
Don Sergio:   - Ma no, don Sandro. La scomunica a chi percuote un sacerdote si ha quando il colpo è dato “suadente diabolo”, come dice il Codice romano. Tu l’ hai fatto a scopo educativo…
Don Tiziano( toccandosi un bernoccolo):   -  Mbeh…, Passerai alla storia! ...d’ora in poi saprò bene, caro Sandro, che tu vieni dalla valle Pesarina, ma che si chiamerà a causa tua “valle Pestarina”…
….
Era successo così,...
A cena, la sera precedente, c’erano uova sode, che si sbucciavano con difficoltà.
L’esperto don Tiziano disse:
-         Le uova si sbucciano bene quando sono fredde…
-         No!- interloquì don Sandro- Si sbucciano bene quando sono ancora belle calde!
-         No!- insisteva don Tiziano- Quando sono fredde.

Allora si interpellarono vari esperti lì presenti o testè giunti alla cena.
Anche la cuoca, che era incerta, ma a cui pareva che le uova fredde si sbucciassero meglio che le calde… Un po’ tutti erano del parere che fredde si sbucciassero meglio. Ma don Sandro no! no! “Calde!”
Si ricorse allora ai libri, che don Tiziano lesse …Ma insomma, i libri dicevano che bisognava mettere le uova calde sotto l’acqua fredda per qualche minuto e poi spellarle e si sarebbero spellate bene…
Don Tiziano:   - Vedi? ho ragione io
Don Sandro invece la vedeva diversamente e gli pareva che i libri, e in specie il”suo libro” di cucina, quello di suor Germana, dicesse che le uova dovevano rimaner calde pur dando loro una rinfrescatina, perché “ O bella, si mangiano ancor calde!...”
-         Ma non vedi – continuava a dire don Tiziano-  che, almeno per qualche minuto, bisogna raffreddarle?!!! dunque  ho ragione io…!
Eccoti allora che don Sandro inaspettatamente trova un argomento chiaramente dimostrativo:
Prende il libro di suor Germana e dà un secco colpetto con esso sulla testolina tenace del vicino incapponito sulla sua idea e dice: - Tu, caro, hai la idee fisse!-
E… toc!...
Noi commensali rimaniamo allibiti. Ma tutto si risolve in una risata dello stesso malcapitato don Tiziano, che si sente confermato nelle sue idee.
E il giorno dopo si conclude:
 “ Don Sandro viene proprio dalla Val Pestarina!!...”.









Febbraio…quando c’era il povero don Martino.

Don Sandro dice: - Posso offrire dei “bagigi?”
Don Martino: - Ma come no!...
Arriva don Sandro con gli arachidi e, lì per lì, apre davanti a tutti il pachetto per metterli in una coppetta di vetro, ma….
Don Martino: - Fermo, fermo don Sandro! Cosa fai?!..
Don Sandro: - Cosa faccio?...Apro il pacchetto dei bagig…- e guarda il pacchetto:
Oh, scusate!...E’ il pacchetto della carne di soia!...
E va a prendere quello vero.
Un po’ di gioiosa allegria…
E don Sandro commenta: - Ma dopo... li ho veramente portati.


1 marzo 2004.

Don Tiziano a tavola: - Don Sandro ha trovato un nuovo termine per dire in rumeno “appisolarsi”.
Don Sandro: - Dillo tu don Sergio…
Don Sergio:   -Mi pare sia “motaì,... a motaì…”
Don Sandro è soddisfatto. Ma ecco che il pericoloso don Tiziano incalza:
-         Don Sandro non riesce ad ascoltarmi senza addormentarsi. Ieri era venuto al computer a chiedermi una spiegazione e, mentre io gli spiegavo, lui si è addormentato. La mia voce lo fa dormire.
Don Sandro: - E’ perché dici troppe parole, dovresti dirne poche e brevemente.



2 aprile 2004.


D. S.     -   Hai sentito Gabriele che la Sonoma chiude e le vendono?
Gabriele:-  Boh…! E chi lo dice?!
D. Sergio:- Lo dice Julian che lavora alla Sonoma. Non danno commesse e si termina il lavoro che c’è…!!!
Gabriele:- Se lo dice lui, è proprio da crederci!...
Sai che sono venuti a salutarmi perché vado in Russia!... E sai chi l’ ha detto in giro?!... Julian! L’altro giorno Anna Maria è venuta a salutarmi perché vado in Russia e glielo aveva detto Julian…Così Emil è venuto a salutarmi perché vado in Russia….E chi glielo ha detto?!! Iulian!!!
Cos’e’ questo , signora cuoca?
Lucia, la cuoca :- Questo è ....Bârfa!
D:S:  - Ma che! Questo e’ ...calunnia!..Ma quando te l’ hanno detto!?...Ieri?...
Ieri era il primo di aprile!!!!
Gabriele: - Me l’hanno detto sette giorni fa….
NB: Forse non sa Gabriele che sette giorni fa don Sergio avrebbe forse detto a chi lo scocciava, poichè continuava a chiedere dove fosse Gabriele e lui voleva liberarsene: - Ma lasciami in pace!...Gabriele è andato in Russia!...
Forse Iulian ha sentito…
Ha considerato…
Ha concluso: ”Gaby!!???.. in Russia.!?...!...”
E…l’ha mandato in Russia!
Ma adesso Gabriele e’ a Roma per ”raggione di studdi!...”
Siamo nel bel mezzo del 2006.
In questo lasso di tempo  ci sono state tante altre occasioni per ridere, ma non ne e’ rimasta la memoria....

Ultimamente,... 

era il 6 giugno 2006...
Don Tizano stava mettendo il camice ed inavvertitamente pestava un piede a don Sergio. Eravamo tutti e quattro in sacrestia, che e’ la saletta d’ ingresso. C’ era don Janusz, Don Sandro Solari, Don Tiziano Baracco e don Sergio Dall’ Antonia.
Don Tiziano dunque pesta un piede di don Sergio e giustamente dice: “ Scusami, so che sono pesante!...” E don Sergio commenta: “ No, il nostro Direttore non e’ ne’ pesante, e neanche  leggero; e’...leggerone!”...
Don Tiziano non dice nulla!...
Don Sergio sorride, ma si morde le labbra.

A tavola...3 giugno 2006.
 Felix Andrei dice di esser stato ad un incontro e che una suora gli ha fatto una domanda un po’ inaspettata e poco gradita: - E’ vero che tutti i Salesiani hanno un conto in banca?...
A lui viene subito spontanea la controrisposta o controdomanda:
- E’ vero che tutte le suore hanno la barba?...
Ma non sembra l’abbia detto, l’ ha solo... pensato!

 29 settembre 2006

Si realizza una battuta fredda fredda… senza gravi conseguenze.
D. Sergio – Come si chiama salesianamente l’ oratorio?
Tutti -……?
D. Sergio: - Casa! Casa salesiana.!!!... Ma una casa salesiana che ha direttore don Tiziano come si chiama?!...
D. Sandro: - Oratorio don Bosco…
D. Sergio: ..- Una casa salesiana che ha come direttore don Tiziano Baracco si chiama “baracca salesiana!”…
….( no coment)…!


Gennaio 2007.
Ne fa le spese don Tiziano che sta moltissimo di fronte al video del computer nel suo lavoro assiduo.
 Ecco che a tavola si dice:
-         Don Tiziano e’ il nostro video-direttore!



12 giugno...San Domenico.
Ma Don Tiziano ci ha lasciato per divenire Parroco ..."in pectore" della casa di cui diviene di fatto Direttore a Constanţa.
Di lui allora ci rimane il ricordo e la gioia che ci ha trasmesso. Ne diamo un ricordo in..rumeno!

Un ritratto descrittivo della figura del santo Tiziano, tratto dalle pagine rumene di internet, con opportune modifiche, si addice in pieno al nostro don Tiziano- Direttore. Non mi pare giusto trascurare la possibilita’ di sfruttarlo per sorridere un po’,...ma seriamente pero’. Andrebbe tradotto in italiano, ma lo lascio nell’ originale. Eccolo:

D. Tiziano 
Voce sonoră ca o trompetă... capabilă nu numai să înveţe şi să înveselească, dar şi să înmoaie inimile împietrite. În fiecare zi celebra Sfânta Liturghie cu deosebită evlavie. Umil în îmbrăcăminte, mare în statură, cu mersul grav, cu o înfăţişare simpatică, amabil cu tinerii, cu copiii, cu cei mari şi cu cei mici, cu săracii şi necunoscuţii, apropiat de oamenii de jos, impunând respect celor de sus, capabil să dea cele mai potrivite sfaturi în toate domeniile, cu o privire senină şi gravă; foarte pudic în atitudinile sale, atent ... simplu... şi drept, îndrăgostit de sărăcie atât de mult, încât nu poseda nici o maşină necesară pentru pastoraţie şi predicaţie, nici chiar bicicletă.... A fost cel dintâi animator al reînnoirii a pastoraţiei tinerilor în parohiile şi bisericile din România.
Director la Bacău, ...
...acum se străduieşte ca Director la Constanţa.


1 gennaio 213.

Ne e’ passata dell’acqua sotto i ponti...Ma sembra spesso rifiorire l’allegria a tavola con le battute spiritose e i racconti dei fatti del giorno. Anima di solito il nuovo Direttore di Bacau, Don Venceslao Grosu, detto familiarmente Don Vinci.

Si parla della famiglia.
D. Sergio: - Oggi in predica si e’ raccontato un fatto un po’ fuori luogo. Due coniugi fanno il 50.mo di matrimonio.
- Come avete fatto per rimanere cosi’ fedeli per 50 anni?
Il marito: “  Non abbiamo mai questionato. ...Quando io tornavo dal lavoro e trovavo la moglie nervosa, andavo a lavorare in garage finche’ le passava. E quando invece ero io nervoso, la mia cara moglie andava in guardaroba a fare le calze e a cucire i panni... E cosi’ siamo vissuti senza questioni in 50 anni di matrimonio...E’ vero tuttavia che di quelli ne ho passati 25 in garage!...”

D. Vinci: - Al 25.mo di matrimonio la moglie porta al marito un regalone, un orsacchiotto e 50 mila euro.
Il marito: - Che bel regalo mi fai!. E questo orsacchiotto, quando l’hai fatto?
La moglie: - Quando ero nervosa e stavo per arrabbiarmi con te, mi sono messa a fare l’orsacchiotto.
Il marito e’ pieno di gioia perche’ un solo orsacchiotto e’ un buon segno di accordo.
E chiede : - E i 50 mila euro, come li hai guadagnati per me?
La moglie: - Vendendo orsacchiotti!

...........

Cerchiamo di volerci bene nel Signore!