dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

domenica 17 giugno 2018

Poesie di giugno



Mi sono messo a guardare.







Mi sono messo a guardare il cielo.
Era una semplice estate di giugno,
caldo il tramonto e diffusa la luce;
parmi sentire la mamma vicino,
come quando ero fanciullo: in cammino.
accanto a lei, discorrevo da uomo
d'amor colmo, nella mia tenera età, 
per l'affetto che in me riversava.
Insieme parlammo del caro papà.
Nero vestiva, ma era serena;
la strada al tramonto volgeva in su,
illuminando le note colline 
e il sole splendeva ancora lassù.









Questo mi parve sempre nei miei ricordi una realtà. Ma il fatto avvenne a Onè di Fonte.
La mamma allora non c'era più, essendo morta a Mogliano Veneto l'anno precedente...
In quel giorno io ero in coma per un incidente avvenuto con la biciclettina del fratello sulla strada davanti alla casa... Ho concluso che fu un sogno avuto nel coma da cui il giorno dopo uscii felicemente per le preghiere della nonna a Santa Rita.






Era una semplice estate di giugno








In una di quelle belle giornate,
nell'ora breve e cadente del giorno,
ho visto lo stupore del creato,
il sole rosso vidi, tra le fronde:
grosso, rotondo, e quasi sformato;
e scorsi la prima stella apparire
all'orrizzonte, pur alta nel cielo,
Vespero la chiamano o Venere:
è stella-pianeta e sorge per prima,
parla di Dio, di luce, speranza.

Le garrule rondini, nell'aere
sognante, vidi gioire e volare,
lode che al suo Fattor tesse natura.
Ammirai nubi splendenti tra raggi
e la luna, grossa, falcata, opposta,
che dà il triste sorriso alla terra.

Quello al domani riveder volevo:
quella beltà, che mi aveva stupito...
Ecco, nel giorno seguente che cade,
ancor lì io sono a guardare e cercare
il bello di ieri che oggi non c'è:
scuro e diverso il giorno scenderà.

Scorsi un messaggio nel giorno cadente,
Parola di Dio all'uomo, e a ciascuno
dice e ridice l'immenso e il diverso,
l'inaspettato, il nuovo, il profondo
che è nascosto in chi ne è sorgente.

"Tu, che dall'alto dei mondi discendi
e con il nulla dell'uomo ti incontri
in un abbraccio d'amore infinito,
Tu che aspetti e ritorni in eterno
viva sei fonte e di vita sorgente".