dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

lunedì 18 luglio 2011

Il Male e il Timore

Se ti chiedi perche'?...se hai timore e angoscia...
Abbandonati con speranza e fiducia nelle Mani di Dio.

Esodo 14,13-27.

L'impressionante scena del passaggio del mar Rosso ci è di grande aiuto a capire meglio le meraviglie che Dio opera nella nostra vita, nella storia umana, e di cui è figura la liberazione degli Ebrei, compiuta con mano potente, malgrado gli sforzi dei nemici. Anche noi siamo stati liberati, liberati dal peccato, con un gesto di potenza e di amore infinito: la morte di Gesu' in Croce e la sua risurrezione. La nostra liberazione si estende dal peccato ad ogni male.
Il grande evento del passaggio del Mar Rosso ci insegna infatti che le stesse realtà possono servire alla vita e alla morte , ma che tutto, se siamo uniti a Dio, può cooperare al bene.
Ecco il mare!...  per gli Israeliti è cammino sicuro, una protezione meravigliosa, "una muraglia a destra e a sinistra", mentre per gli Egiziani è acqua di perdizione.
 Guarda poi a Gesù! che ha trasformato l'acqua amara della sua passione in acqua viva per la nostra salvezza. Se, nella Passione di Gesu', morte e vita si intrecciano sarà proprio la morte del Figlio a donare a noi la vita di figli di Dio.
E dunque tutta la realta', il bene e il male, se posti nelle mani di Dio, trovano come esito finale il trionfo del Bene.
Se poni con fede nelle mani di Dio le gioie e i dolori, il bene e il male, Egli sempre sapra' trasformarlo a tempo opportuno in uno spettacoloso successo per la tua gioia immensa di figlio, per la gioia infinita donata a tutti i suoi figli riavuti per sempre...
Restiamo saldi nella fiducia.
Questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede.

Gesu', Confido in te!


Mt 12,38-42



Coraggio, ti chiama!




Possiamo capire l'angoscia degli Ebrei stretti fra il mare e l'esercito egiziano e riconoscerci anche nella loro reazione di viltà che li fa rimpiangere la schiavitù prima aborrita e la decisione di seguire Mosè: "Forse perché non c'erano sepolcri in Egitto ci hai portati a morire nel deserto?... Non ti dicevamo in Egitto: Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani?". La loro soluzione sarebbe di arrendersi e tornare in schiavitù.
Ma vediamo piuttosto la soluzione di Dio. Il Signore disse a Mosè: Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino". La soluzione è da cercare in avanti, nella continuazione del cammino intrapreso fidandosi di lui.
E qui viene l'insegnamento per noi. In ogni cammino vitale si incontrano ostacoli, difficoltà anche gravi e tante volte possiamo essere tentati di bloccarci, di tornare indietro, alla situazione che oggi ci sembra più tranquilla, con meno problemi. Ma questo non è il pensiero di Dio. "Chi mette mano all'aratro e poi si volta indietro non entrerà nel regno dei cieli" ha detto Gesù. La soluzione non è nel voltarci indietro, ma nel pregare il Signore che ci faccia trovare la sua soluzione. Essa potrà essere inaspettata, ma sempre in continuazione al cammino iniziato in obbedienza alla sua volontà. E neppure dobbiamo chiedere "segni", come i farisei nel Vangelo di oggi. Dio agli Israeliti nel deserto ha dato segni strepitosi e li darà anche ai nostri tempi, se così gli piacerà, ma non tocca a noi chiederli. La richiesta di segni è molte volte un alibi per la nostra pigrizia, per la riluttanza a compiere la volontà del Signore.
Oggi la liturgia della parola ci dà una lezione di coraggio e di fiducia. Dio è forte ed è fedele, e ci chiama ad avanzare insieme con lui, che fa delle difficoltà mezzi per "dimostrare la sua gloria", la sua presenza vittoriosa. "Io sono il Signore", dice a Mosè. Da noi vuole solo una totale fiducia, come la richiedeva al popolo di Israele per dargli la Terra promessa.(Commento al Vangelo. La Chiesa.it)


Putem înţelege angoasa a evreilor prin;i între mare şi armata egipteană. Este vizibilă în reacţia lor de laşitate care îi face să regret sclavia prima detestată şi să regret decizia de a urma lui Moise.Soluţia lor ar fi să se predea şi să revină la sclavie.
Dar Domnul Dumnezeu a zis lui Moise: Spune lui Israel pentru a merge înainte Soluţia este aceasta: să aştept cu nerăbdare în continuarea călătoriei întreprinse şi încrederea în el..
Şi aici este lecţia pentru noi. În orice trăire de viaţă ne confruntăm cu obstacole, probleme grave si de multe ori putem fi tentaţi să ne blocăm pentru a reveni la situaţia pe care noi credem mai calmă, cu mai puţine probleme. Dar acest lucru nu este gândit de Dumnezeu, care spune: "Care preia plug şi priveşte înapoi nu va intra în Împărăţia cerurilor". Isus a spus că soluţia nu este în a ne întoarce, dar în a ne ruga la Domnul pentru a găsiţ cele mai bune soluţii după Voinţa sa. Aceasta poatefie neaşteptată, dar întotdeauna în continuare a călătoriei  începute în ascultare de Voia Lui. Nici nu trebuie să cerem "semne", ca fariseii din Evanghelia de astăzi. Dumnezeu a dat israeliţilor în deşert semne senzaţionale şi le va da şi la vremurile noastre, dacă vrea, dar nu e bine pentru noi să-i întrebăm semne. Cererea de semne este adesea o scuză pentru lenea noastră, Sau este o formă de reticenţa de a face voia Domnului.
Astăzi, liturgia cuvântului ne dă o lecţie de curaj şi încredere. Dumnezeu este puternic şi este credincios, şi ne cheamă să avansăm împreună cu el, ceea ce face ca dificultăţile dovească slava Lui şi ca prezenţa lui să se arate victorioasă. "Eu sunt Domnul", spune El lui Moise. De la noi El vrea doar o încredere totală, astfel cum o-a cerut Israeliţilor pentru a oferi poporului lui Israel Ţara promisă.( mia traduzione)



Affidandomi a Lui in tutto e fidandomi di Lui appieno,
ritrovo la pace e la serenita'.
Coraggioso, riprendo il cammino iniziato.