dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

mercoledì 25 dicembre 2013

Natale 2013






 Natale 2013







“Il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore.
 (…) Egli agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion, verso il colle di Gerusalemme”(Is. 2,2; 10,32.)

Anche verso di Te Gesu’ “agita la sua manina”  nel Santo Natale e ti chiama a se’,a riposare sul suo Cuore pieno di amore,a riprendere forza, coraggio e perdono;a ricominciare  il tuo cammino di speranza verso di Lui.
Buon Natale!
                                           Buon Anno!


Crăciun fericit 

şi Anul nou buinecuvântat 

de către Dumnezeu

venerdì 13 dicembre 2013

Prima di Natale

 Un pensiero al Santo Nartale.
Per prepararci al Santo Natale  ci puo' spronare  il ricordo di Maria Immacolata
 e la preghiera che ha composto e detto il Santo Padre l'otto dicembre presso la statua dell'Immacolata a Roma in Piazza di Spagna.
Eccola. (fonte e' Zenit):


Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
e la custode premurosa della nostra città,
ci rivolgiamo con confidenza e amore.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.
Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità:
nella nostra parola rifulga lo splendore della verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
In Te è la gioia piena della vita beata con Dio.
Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno:
la luce gentile della fede illumini i nostri giorni,
la forza consolante della speranza orienti i nostri passi,
il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore,
gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica:
sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù,
sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero.


ROMA, 08 Dicembre 2013 (Zenit.org) - E' il testo integrale della preghiera appositamente composta che Papa Francesco ha recitato quest’anno nel corso dell’Atto di venerazione all’Immacolata a Piazza di Spagna
***


lunedì 25 novembre 2013

Don Bosco sapeva fare il Barbiere?...



Ci hai mai pensato che anche tu
hai bisogno del Barbiere?...



...
La spiegazione a questo parlare lo trovi in un racconto di un mio amico D. P.
Don Bosco e' passato spiritualmente e in certo modo anche concretamente nelle case salesiane del Veneto ed ha lasciato ricordi e impressioni che aiutano a rivedere il proprio cammino di vita, a correggersi e a ritrovare ove sta la vera liberta' e la gioia.
Dopo aver letto una buona notte di Don Bosco ai suoi ragazzi, puoi decidere anche tu qualcosa di bene per te...Vedi un po'...


Vorrei tagliarvi i capelli

Aiutare a riconoscere e vincere 

«L'educazione è cosa di cuore» diceva don Bosco.
Ma chi vuole veramente bene, nulla risparmia per favorire la crescita armonica e gioiosa di tutti i doni ricevuti.

Don Bosco fu un prete che seppe amare così.
Chiedeva ai suoi ragazzi di fidarsi di lui,
                                         di lasciarsi correggere,
                                         di permettere la «potatura» di cui parla anche il                                                    Vangelo.
Lavorava con i giovani e ben sapeva che
certe abitudini si troncano sul nascere
altrimenti resteranno per sempre;
certi difetti, anche piccoli, si correggono subito
se crescono possono diventare vizi

Per questo, con il suo tono bonario, 
una sera del gennaio del 1864, cosi' parlò ai suoi ragazzi nel solito e atteso incontro della «Buona notte»:


"DATEMI LICENZA DI TAGLIARVI I CAPELLI 

Ho bisogno da voi che mi diate una licenza, 
ma bisogna che me la diate tutti dal primo all'ultimo; cioè che mi permettiate di farvi il parrucchiere e tagliarvi i capelli a tutti. 
Il parrucchiere non è abbastanza abile, 
bisogna che ve li tagli io.
 
Se non facessi così, 
vi verrebbero tanto lunghi da non potersi più tagliare
perché, uniti insieme, formerebbero una corda con la quale 
qualcheduno potrebbe tirarvi in qualche precipizio.

Vi ricordate che si legge nella storia come avendo i Romani tolte le armi ai Cartaginesi, costoro non avendo corde da mettere agli archi tagliarono i capelli alle loro donne, che li avevano lunghissimi e, intrecciatili, ne fecero delle corde?...

Ora io non voglio che i vostri capelli diventino delle corde

Voi mi domanderete:
 - Che cosa vuol dire ciò? Ecco. 

Santa Teresa dice che anche l'anima ha i suoi capelli,
 i quali, se si lasciano crescere, diventeranno corde.
Questi capelli dell'anima sono i difetti che ciascuno ha.
Sono piccoli da principio,sottili come un capello,
ma se non si tagliano quando incominciano a manifestarsi,
diverranno in breve così grossi,
così lunghi che il demonio ne farà delle corde per tirarvi alla rovina...

Questi difetti, questi vizi,adesso si possono facilmente tagliare; ma andando avanti diventano abito,mettono profonde radici, diventano corde.
...
Per esempio:

A uno salta la voglia di fumare e fuma nascostamente.
È un piccolo capello che cresce.
Se mi ascolta, se si persuade che è cosa dannosa, 
se lascia questo capriccio, ecco il capello tagliato.
Se invece vuol continuare, si sottrae alla vista dei Superiori, si nasconde in luogo appartato, si abitua ai sotterfugi, viene il giorno che incontra qualche diavolo, ed ecco la corda che lo trae in perdizione... senza contare il danno che può riceverne la sanità

Un altro ama i liquori, cerca di averne provvista nel baule, di quando in quando ne beve un bicchierinoEcco il capello
Se si lascia guidare da chi gli vuole bene, capirà che con ciò s'infiamma il sangue, e che non sono convenienti simili bibite a un giovanetto bene educato. Ed ecco il capello tagliato
Se invece vuole continuare a dispetto degli avvisi, farà disordini, il sangue si accende, talora sarà mezzo brillo, le tentazioni assaltano, si cede 
ed ecco la corda.

Vi è un tale che quando può avere roba da mangiare: salame, frutta, formaggio, è felice; mangia a tutte le ore: procura di aver sempre la provvista abbondante: se non ne ha, scrive ai parenti che gliene mandino.Ecco il capello
Se obbedisce al superiore che gli dice di mangiare a pasto con certa misura, non fa indigestione, non fa malattie. Ma se si lascia vincere dall'appetito, con lo stomaco pieno non può più studiare... a poco a poco aborre dall'applicarsi perché ciò gli fa male, si da alla poltroneria... l'ozio è il padre di tutti i vizi.
Ed ecco la corda.


Vi sarà un giovane il quale talora ha un po' di rispetto umano nello star composto in Chiesa, nel farsi bene il segno della croce, nell'andare con certa frequenza ai Santi Sacramenti. 
Poveretto! Se non cambia, sappia, in primo luogo, che Dio conosce l'interno dell'animo suo e poi questo rispetto umano gli farà trasgredire l'obbligo della messa, del far vigilia, quando sara' fuori dell'Oratorio. 
Ed ecco la corda e che corda!


E così andate avanti discorrendo...

Si comincia dal poco e si va al molto.
Si comincia dalla bugia e si finisce con il calunniare i compagni, 
quando non si sa come scusarsi.

Il capello della disobbedienza finisce 
con le corde di certi vizi e peccati.

Insomma - terminava Don Bosco - aiutatemi a correggervi delle mancanze leggere con la vostra buona volontà...
Lasciatemi tagliare questi piccoli capelli e il demonio non riuscirà ad afferrarvi e a trascinarvi a casa sua."

...

«Queste parole uscivano da un cuore pieno di una tenerezza indescrivibile per quelli che la Divina Provvidenza gli aveva affidati», 

Nelle sue mani, sicure e delicate, l'operazione di «taglio» trasformava e formava quei «buoni cristiani e onesti cittadini» che, usciti anche da situazioni difficili, seppero far crescere la propria dignità di persone e onorare la società e la Chiesa, formò autentici capolavori di onestà, professionalità, santità.

Oggi, certamente 
i «capelli» da tagliare sono più robusti, più ingarbugliati e «colorati» così da farli apparire meno pericolosi e più secondo i tempi.
Ed i giovanissimi sono forse meno disposti a farseli «tagliare».
Ma col crescere - l'esperienza di questi tempi lo dimostra fin troppo tragicamente - diventano catene che umiliano, corde che strangolano. Più che mai l'intervento tempestivo è urgente.

Sempre che i giovani si fidino, abbiano la fortuna di trovare ancora un qualche don Bosco “barbiere” schietto e sapiente, coraggioso e abile.

 • Per realizzare un «taglio vincente» occorre davvero essere educati nel cuore  per poi essere educatori del cuore.

Cosa mi frena per un rapporto educativo aperto e positivo nel mio agire?
Ho il coraggio di trovare per me un “Don Bosco barbiere?”


mercoledì 20 novembre 2013

Poesie

Il S. Luigi a Gorizia.


C'è una città di questo mondo,
ma così bella,
ma così cara
che sembra un sogno d'un altro mondo.
C'è una casa, un poco più su
là sopra un colle
là sopra un fiume
che ride sempre di gioventù. 


Da quella casa, come un concento
ascende nell'alto
s'innalza nel cielo
un canto di festa che sale col vento.

Il verde e i colori recingono quella,
la cintano attorno,
la stringono ovunque
 mentre l'Isonzo vicino saltella.

Gruppo d'umani, di vita datori
che cambian col tempo,
che mutan l'aspetto
si curan dei giovani cui forgian i cuori

 Su strade di santi la vita essi danno,
indican mete,
propongon valori,
e ad ogni ragazzo amico si fanno.

L'Isonzo 1975

Su bei cortili d'asfalto o cemento
corre una schiera,
gioca una folla
di bimbi e ragazzi dal cuore contento.

Sorridon le stelle di mille colori,
che brillano a sera,
che treman la notte
e invito si fanno a traguardi migliori.




E’ primavera


Ecco i fiori,
ecco gli uccelli.
Hanno i colori
nuovi e belli,
come tu vedi,
come tu senti
sopra gli alberi
riinverdenti.
Ora rivive
la primavera
che ti appare
in sul mattino,
sul tuo balcone
e del vicino,
nella tua Casa
e sopra i tetti,
tra quella strada,
la’ nel giardino;
pur se ancora
tu non l’aspetti.
Vedi gli sprazzi
d’intensa luce,
che il bel sole
ivi conduce;
senti gli sbuffi

or piu’ ardenti
che a te giungono
con tutti i venti:

s'e' ritornata
la primavera,
mentre gia' prima
inverno era.

Immagine di Gorizia nel 1975


Avviene a Gorizia


Porta Gorizia di vita amara chiaro un aspetto, un segno cosi’:
lei tanto bella, lei tanto cara»

Or c'è una casa, or c'è un cortile,
che hanno diviso o che hanno lasciato
e serba il peso di un segno ostile (1).


Ma a primavera tutto rinasce:
si sanan le piaghe, si vuole la pace;
pur nel ricordo, si tolgon le fasce.(2)

E’ d'Amicizia festa solenne(3),
                                                 si aprono i cuori, si stringon le mani
popoli vari a rispetto perenne.


Splende Gorizia di nuova vita
verso ideali più alti di prima,
...per un istante,... e sembra riunita!

Immagine di Gorizia nel 1975

(1)        Il confine.
(2)        I confini.
(3)        Marcia dell'Amicizia. Manifestazione ralizzatasi prima dell’unione della Slovenia all’Europa.

venerdì 1 novembre 2013

Natura e funghi

OTTOBRE
4 ottobre.

Funghi...e splendore della natura

Un cercatore di funghi offre la sua guida nella foresta di Moineşti per trovare porcini e chiodini.Don Sergio, che e’ andato con lui porta a casa un 15 chili di funghi, prevalentemente porcini.



E' stata una gita interessante.
Davide, esperto cercatore di funghi, mi ha accolto con bonta' 
alle 8,30 del mattino. Dal suo paese siamo andati verso la foresta di Moinesti. 
La zona e' interessante. 
Pozzi di petrolio sono cosparsi un po' dovunque in quella zona e sulla montagna; tra i boschi si vedono ogni tanto quei pozzi di petrolio con la pompa in funzione per aspirare il grezzo dal profondo. 
Una strada secondaria diviene improvvisamente una strada asfaltata di fattura perfetta.

"E' opera di un petroliere austriaco che ha voluto favorire il traffico dei cammion che portano il petrolio e delle macchine dei funzionari che vanno al centro petroliero tra i monti."- mi dice il sig. Davide.

Una strada impensabile in mezzo ad altre che vi conducono e sono piene di buche ed il cui manto e' di sola terra battuta.
Parliamo insieme a lungo prima di arrivare sul posto della ricerca dei funghi. Egli condivide con me la gioia di raccogliere funghi e solleva il pensiero al Signore che ha creato la natura e la custodisce con amore. 
Mi fa ammirare il panorama e gode delle mie fotografie. Due volte sono andato con lui a funghi.
La prima volta fu una sorpresa sapere che ci sono porcini anche in ottobre. E ci mettemmo a cercarli nel bosco selvaggio. Non ci credevo; ma ne raccolsi quasi 15 chili!... La cima del monte era spruzzata di neve e noi arrivammo nella ricerca fino alla neve. E da, li' fino alla strada, ci aspettavano tantissimi porcini... tantissimi!
Alla fine lui ringrazio' il Signore della buona raccolta che riempi' anche le sue secchie capaci. Lui li avrebbe venduti per guadagnare un soldo e andare in Italia a festeggiare la figlia che si sposera' entro un mese.
Quei porcini non solo furono tanti di numero, ma anche bellissimi da vedere, con la loro "panciona" grossa o con il cappello grande e robusto. Molti erano freddissimi, la temperatura infatti in quei giorni era molto bassa; poi salira'; ma allora era freddo!
Non ho mai creduto di raccogliere tanti porcini, ne' in tale periodo ne' con tanta facilita'. La vera difficolta' fu il loro peso,... che cresceva rapidamente...
Fu una esperienza nella natura che la seconda volta mi permise di immortalare qualche scena e panorama a lode di Dio creatore. 
Compresi che Dio ci ama e ci da' i segni del suo amore.
Ma anche Davide dimostro' il suo amore. Tutte e due le volte volle fermarsi per portare un aiuto ed un po' di pane a dei bimbi, a gente bisognosa , che vive ai piedi di quelle montagne.










mercoledì 30 ottobre 2013

Speranza

La speranza e' una luce ed  ha un fondamento 




Dal libro della Sapienza


Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, 
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.

Parola di Dio


venerdì 11 ottobre 2013

Fioretti di Papa Francesco

Dal solito punto di sorgiva mi arriva mi arriva...(SDB Bologna)

E' una bellissima preghiera, originalissima, di Papa Francesco.
La scrivo in italiano ed in rumeno, sperando sia utile a qualcuno dei miei ...lettori.








PREGHIERA
per ogni dito della mano
1*** Il pollice è il dito a te più vicino. Comincia quindi col pregare per coloro che ti sono più vicini. Sono le persone di cui ci ricordiamo più facilmente. Pregare per i nostri cari è un dolce obbligo.
2*** Il dito successivo è l'indice. Prega per coloro che insegnano, educano e curano. Questa categoria comprende maestri, professori, medici e sacerdoti. Hanno bisogno di sostegno e saggezza per indicare agli altri la giusta direzione. Ricordali sempre nelle tue preghiere.
3*** Il dito successivo è il medio, il più alto. Ci ricorda i nostri governanti. Prega per il presidente, i parlamentari, gli imprenditori e i dirigenti. Sono le persone che gestiscono il destino della nostra patria e guidano l'opinione pubblica... Hanno bisogno della guida di Dio.
4*** Il quarto dito è l'anulare. Lascerà molti sorpresi, ma è questo il nostro dito più debole, come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte. E' lì per ricordarci di pregare per i più deboli, per chi ha sfide da affrontare, per i malati. Hanno bisogno delle tue preghiere di giorno e di notte. Le preghiere per loro non saranno mai troppe. Ed è lì per indicarci a pregare anche per le coppie sposate.
5*** E per ultimo arriva il nostro dito mignolo, il più piccolo di tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo. Come dice la Bibbia, gli ultimi saranno i primi. Il dito mignolo ti ricorda di pregare per te stesso... Dopo che avrai pregato per tutti gli altri, sarà allora che potrai capire meglio quali sono le tue necessità guardandole dalla giusta prospettiva.

(Preghiera composta da papa Francesco quando era arcivescovo di Buenos Aires).


ed ora in rumeno....



RUGĂCIUNEA
pentru fiecare deget de mâna ta.


1 ***degetul mare
este degetul mai aproape de tine . Atunci, începe să te rogi pentru cei care sunt cel mai aproape de tine , cei despre care ne amintim mai ușor: pentru cei dragi.
 Este o obligație dulce de a te ruga pentru cei dragi, mai presus pentru părinţii tăi .

2 ***următorul deget este indexul .
 Rugați-vă pentru cei care predau , educă şi vindecă . Această categorie include educatorii , profesorii , medicii  şi preoții . Ei au nevoie de sprijin și înțelepciune pentru a indica celorlalți direcția cea bună . Întotdeauna amintiți -i în rugăciunile voastre .

3 ***urmează degetul cel mediu ,
 cel mai lung şi înalt . El ne amintește de liderii noștri . Rugați-vă pentru președinte , parlamentari , antreprenori și directori . Ei sunt cei care conduc destinul națiunii noastre și opinia publică, sau cârmuiesc institutul, o scoală, Oratoriul... Ei au nevoie de călăuzirea lui Dumnezeu

4 *** Al patrulea deget este degetul inelar .
 Va face pentru mulți surprindere, dar acest deget este cel mai slab dintre degetele noştri, aşa cum orice profesor de pian poate confirma . Stă acolo pentru a ne reaminti să ne rugăm pentru cei slabi , pentru cei care au probleme pentru a face față , pentru cei bolnavi . Aceştia au nevoie de rugăciuni ziua și noaptea . Rugăciunile pentru ei nu vor fi niciodata prea multe . Și degetul este acolo pentru a ne spune că să ne rugăm chiar și pentru cuplurile căsătorite, dat fiind că la degetul ăla se pune inelul al casatorii (verigheta).

5 *** Şi, în cele din urmă vine degetul nostru mic ,
 cel mai mic dintre toate... Trebuie să ne simțim cât mai mici în fața lui Dumnezeu și a aproapelui . După cum spune Biblia, ultimul va fi primul . Degetul mic ne aminteşte de a ne ruga pentru noi înşine...
Dupa ce te-ai rugat pentru oricine altcineva , tu vei fi apoi capabil să înțelegi mai bine ceea ce ai tu nevoie.

( Rugăciunea compusă de Papa Francis când era arhiepiscop de Buenos Aires )


questa preghiera l'ho presentata ai nostri bambini delle elmentari del Centru de zi, non so se hanno capito qualcosa di quello che ho detto, ma mi e' sembrato che, almeno, sono stati attenti..!