dituttounpoco

Benvenuto a salire
con me il Monte del Signore.

martedì 22 dicembre 2020

Natale aguri

 


Preghiera di Natale scritta da Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II ha scritto una preghiera dedicata al Natale e ispirata proprio al Bambino Gesù.

 

Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!

accarezza il malato e l’anziano!

Spingi gli uomini a deporre le armi

e a stringersi in un universale abbraccio di pace!

Invita i popoli, misericordioso Gesù,

ad abbattere i muri creati

dalla miseria e dalla disoccupazione,

dall’ignoranza e dall’indifferenza,

dalla discriminazione e dall’intolleranza.

Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,

che ci salvi liberandoci dal peccato.

Sei Tu il vero e unico Salvatore,

che l’umanità spesso cerca a tentoni.

Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità,

vieni a vivere nel cuore di ogni uomoe di ogni famiglia.

Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!

 Amen.

( cfr, Aleteia Natale 2020)


                                 

                             AUGURI DI BUON NATALE




mercoledì 2 dicembre 2020

Don Giuseppe Polo - Piazzetta




Don Polo Giuseppe.
Il 1 novembre di sei anni fa è morto don Polo Giuseppe.
Ha vissuto al Collegio Astori come Sacerdote religioso e insegnante. Il suo merito è quello di esser stato un grande educatore, un valente ricercatore della storia di Mogliano Veneto (Treviso) e dintorni e un grande organizzatore di diverse attività in vista della conoscenza e della storia di Mogliano Veneto.
I suoi amici sono riusciti ad ottenere che il Comune gli dedichi una piazzetta, dietro alla Chiesa.

La Comunità di Mogliano, Astori ha partecipato alla Santa Messa e all'inaugurazione della lapide e della piazzetta.
Il luogo prescelto è' stata una scelta molto appropriata per la bellezza del posto e l'ubicazione stessa.

La cerimonia con la benedizione della lapide da parte del Parroco D. Samuele e la presenza di un gran numero di cittadini e di personalità, è riuscita molto bene. I discorsi furono molto belli e non lunghi.

Parlò anche il Direttore del Collegio Astori di Mogliano, Don Dino.

Alla fine un felice rinfresco e la posa di fiori sulla tomba di Don Polo nel vicino cimitero.

Una cosa molto bella in onore di Don Polo "Salesiano, insegnante e storico locale".





Gesù, confido in Te

 

Confidenza in Gesù

(Don Quadrio Giuseppe)

 

2 novembre 1944

Magnificat anima mea Dominum!  Quia fecit mihi magna qui potens

est... Fecit potentiam in brachio suo... Quia respexit humilitatem ancillae

suae... Esurientes implevit bonis... Suscepit Israel puerum suum, recordatus misericordiae suae.

 

Di quanta grazia hai inondato l’anima mia fino a traboccarne, nella

Giornata Missionaria (22 ott.), di Cristo Re (29 ott.), di tutti i Santi (1

nov.), dei Fratelii morti (2 nov.). Quale meraviglioso crescendo di luce, di

comprensione, di nuovi panorami, di ineffabili illuminazioni dello Spirito.

Veramente sei grande, o mio dolce Fratello; e onnipotente é la tua

grazia, e divinamente efficace il tuo sangue.

 

 


Mio Gesù, se io fossi Caino, o Giuda,o il più Iussurioso e ladro degli uomini, confiderei follemente in te, nel tuo Amore senza sponde,

e nella tua carne fecondissima; confiderei non solo di salvarmi, ma di farmi santo. Gesù, credo che mi vuoi bene, che mi perdoni, che vuoi essere amato da me, che ti é gradito il mio servizio.

Credo che nelI’ordine della Santità, tu sei tutto e fai tutto, io non sono niente e non faccio niente.

Confido in Te.

 

La vita tra teologia e poesia vivente ( don Quadrio insegna)

 

Vivere vincente.


Vorrei raccogliere 

tutta la successione della mia vita

in un unico

<< ora! >>, 

tutto il mio essere in un momento

 e consumarlo

tutto

nell’amore del Figlio 

per ripagare l’amore del Padre;

come se fosse 

un piccolo grano 

d’incenso

su un immenso braciere.




Come spiegare questo ?...

Stamane ... mi hai fatto capire, o Gesù, l’identità di

rapporti che per la creazione e la redenzione ci sono fra Te e il Padre, fra

me e ii Padre. Tutta la storia dell’Essere non ha che due grandi elementi

o temi che si sviluppano e si intrecciano e si succedono:

 Amore,

Amore + Peccato (=Dolore),

cui segue il primo: Amore (ecco l’intreccio!).

 

Il primo capitolo della storia dell’Amore è la Trinità, il secondo è la

creazione, il terzo è l’amore attraversato dal peccato (dolore), il quarto è  

l’Amore che vince il peccato (dolore), il quinto è l’Amore che trionfa ( ecco la successione!).

 

Il mio essere nella sua costituzione e nel suo durare deve essere una

risposta all’Amore Creatore del Padre, deve essere amore. Come il Verbo

ripaga infinitamente l’amore del Padre, così a causa del Verbo Incarnato io devo

ripagare con l’amore, adeguatamente, l’amore del Padre; non con l’amore

mio, ma con lo stesso amore del Figlio, fatto mio Amore per mezzo della Grazia,

per la conformità a Lui, cioè per conformarmi alla sua vita e alla sua morte.

La mia vita entra in questa successione a causa di Cristo.

 

Vorrei raccogliere tutta la successione della mia vita in un unico

<< ora! >>, tutto il mio essere in un momento e consumarlo tutto

nell’amore del Figlio per ripagare l’amore del Padre;

come se fosse un piccolo grano d’incenso

su un immenso braciere.

sabato 14 novembre 2020

Don Filippo, Abba Filippo, ci scrive

Don Filippo Perin

Cari amici come state?

Spero bene, seguo sempre con apprensione tutte le notizie dall’Italia

sul Covid, abbiamo sempre un ricordo da qui per tutti voi perche’

possiate superare questo periodo di difficolta’.

 

E’ da qualche settimana che alcuni giornali parlano dell’Etiopia per

l’intervento armato che il governo centrale sta attuando nella regione

al nord dell’Etiopia, il Tigray.

Cosa sta succedendo? Il partito politico e militare del Tigray e’ nato

nel 1991 quando ha sconfitto e cacciato il dittatore Meghistu, ed e’

rimasto al potere in Etiopia fino al 2018, soprattutto ricordiamo

Meles Zenawi, grande primo ministro etiope in carica per oltre 14

anni.

 

Nel 2018 viene eletto primo ministro Abyi, quello che poi ha vinto

nell’anno successivo il Noberl per la Pace e il partito del Tigray

viene piano piano messo da parte e si ritira nella sua regione. In

tutti gli anni che ha retto il governo ha fatto tante belle cose, ma

si e’ anche preso moltissimi privilegi, basta dire che se parlavi la

lingua tigrina tutte le porte erano aperte in qualsiasi ufficio

governativo.

 

In questi mesi questo partito ha provocato il governo facendo delle

proprie elezioni a settembre in Tigray, mettendo delle proprie norme

anticovid, protestando in vario modo, soprattutto per la perdita di

potere che ha avuto in questi due anni a livello centrale.

Ultimo ha attaccato delle basi militari nella sua regione, uccidendo

vari soldati e cercando di rubare piu’ armi possibili.

 

Dopo questo fatto e dopo vari e ripetuti avvertimenti, il governo

all’inizio di novembre, e’ intervenuto militarmente, con vari attacchi

sia via terra di soldati sia via aerea per fronteggiare questo partito

armato.

 

In questi giorni Amnesty International ha mandato un avviso di un

massacro di civili in una citta’ del Tigray, le due parti dicono che

sia stata l’altra parte, moltissime persone stanno fuggendo in Sudan,

lo stato confinante con il Tigray, e’ una situazione ancora molto

difficile. Tutti i leader esteri stanno premendo per un cessate il

fuoco e per l’inizio di un dialogo che speriamo avvenga presto. Anche

qui in Etiopia siamo tutti attenti a quello che sta succedendo in

Tigray e speriamo che arrivi la pace al piu’ presto.

 

Qualche notizia da Gambella e da Lare.

Siamo ancora molto contenti per l’arrivo del nostro nuovo Vescovo

salesiano mons. Roberto Bergamaschi, ha gia’ iniziato a incontrare i

vari preti, i religiosi, i laici e a visitare le varie parrocchie, ne

avevamo bisogno.

 

Ci siamo gia’ incontrati come consiglio del Vescovo due volte e

continueremo a farlo per passare in rassegna tutte le cose e

progettare insieme quest’anno.

In tutta la nostra regione viviamo in una zona free Covid, la gente

sta attenta, ma sono pochissimi gli ammalati, i deceduti si contano su

due mani e stiamo andando incontro alla stagione calda. Tutte le

attivita’ sono riprese.

 

Abbiamo iniziato il nostro bel asilo a Lare, due classi di 50 bambini

ciascuna, abbiamo selezionato due bravi maestri, James Riek e Mary

Nyibol. I bambini arrivano prestissimo alla mattina, con tanta voglia

di stare insieme, di imparare e di giocare. Due ora di lezione, poi

una bella pausa con biscotti e succo di frutta e poi ancora un’ora di

lezione fino alle 12.

Abbiamo iniziato altri due asilo nelle nostre due cappelle di Gok e

Kubri, anche qui due classi da 50 sia per Gok che per Kubri, una

classe nella chiesa e una all’aperto, i catechisti come insegnanti e i

bambini felicissimi di poter imparare e stare insieme. Anche qui ogni

giorno biscotti e succo di frutta per tutti.

 

Qui la scuola dei piu’ grandi e’ a turni per il numero di studenti

limitato per classe, molti in questo periodo vanno al fiume a

coltivare, altri lasciano prima, credo che i nostri asili possano

aiutare a avviare tutti, bambini e bambine, alla scuola, a prendere

gusto nell’imparare e ad avere una possibilita’ fondamentale per

costruire il proprio futuro.

Anche le attivita’ della parrocchia sono iniziate, la Messa la

domenica con canti, danze, catechismo a parte dei piu’ piccoli durante

le letture, catechismo dei piu’ grandi dopo la Messa, incontro dei

vari gruppi durante la settimana, il coro e i chierichetti.

 

Domenica nella cappella di Gok un giovane, venuto per la prima volta,

dopo il canto di accoglienza per lui e altri, ci ha detto che vorrebbe

continuare a venire nella nostra chiesa, per trovare il gusto della

vita nel credere in Dio. E’ stato gia’ vari anni senza Dio e non ha

trovato un gusto nella vita, ora guardando dei suoi amici felici

venire in chiesa, vorrebbe provare anche lui la stessa felicita’.

Abbiamo fatto un altro canto di esultanza per lui.

Ecco per cosa lavoriamo, per far provare alla gente la nostalgia di

Dio, nostalgia di avere una amicizia con Lui e trovare in questo la

nostra felicita’.

 

Un ricordo reciproco nella preghiera e a presto

Abba filippo





domenica 11 ottobre 2020

Regina. La Madre di Dio si prende cura del Creato

 “Maria, la madre che ebbe cura di Gesù, ora si prende cura con affetto e dolore materno di questo mondo ferito.


 

Così come pianse con il cuore trafitto la morte di Gesù,
ora ha compassione della sofferenza dei poveri crocifissi
e delle creature di questo mondo
sterminate dal potere umano.

 



 
Ella vive con Gesù completamente trasfigurata,

e tutte le creature cantano la sua bellezza.
È la Donna «vestita di sole, con la luna sotto i piedi
e una corona di dodici stelle sul suo capo».

 


 

Elevata al cielo, è Madre e Regina di tutto il creato.
Nel suo corpo glorificato, insieme a Cristo risorto,
parte della creazione
ha raggiunto tutta la pienezza della sua bellezza.

 


 

Lei non solo conserva nel suo cuore tutta la vita di Gesù,
che «custodiva» con cura,ma ora anche comprende il senso di tutte le cose.

 


Perciò possiamo chiederle che ci aiuti
a guardare questo mondo con occhi più sapienti. »”

(Papa Francesco, Laudato Si’)

giovedì 17 settembre 2020

Io credo nella Risurrezione della carne

 

D. Roberto Malgesini,

da Gesù nel mondo a Gesù in Cielo.

 

(ANS – Roma) – Il 15 settembre 1993, a Palermo, veniva barbaramente ucciso dalla mafia don Pino Puglisi. Coincidenza simbolica, nello stesso giorno di quest’anno è stato ucciso don Roberto Malgesini. Don Puglisi dava fastidio perché allontanava i giovani dalla malavita, toglieva dalla strada quei ragazzi che, senza il suo aiuto, sarebbero stati risucchiati dalla vita mafiosa e impiegati per piccole rapine e spaccio. Don Malgesini, da parte sua, si è sempre occupato di aiutare le persone in difficoltà, le persone più povere. Per anni ha tradotto in pratica il messaggio cristiano, portando la colazione ai poveri, accompagnandoli lui stessi dal medico, gestendo la mensa e il dormitorio comunali e accogliendo prevalentemente migranti.

 


Don Antonio Carbone, SDB, salesiano prete, Direttore dell’opera salesiana di Torre Annunziata, in una realtà fortemente sfidata dalla presenza della criminalità organizzata, ha così commentato questo duplice sacrificio.

Mi ha colpito la morte di don Roberto come mi colpisce la morte di ogni mio coetaneo, perché penso che su quella strada, in quella bara potevo esserci io. E poi se si tratta di un prete ti rivedi in uno che ha condiviso la tua stessa scelta di vita. Ripenso ai momenti difficili della coerenza al Vangelo che costa, e mette tanti preti a rischio di isolamento.

Ripenso al proposito che feci nel 2000 venendo a Torre Annunziata per la prima volta: anche se mi avessero preso a schiaffi, cosa successa ai miei predecessori, sarei risceso con i lividi in oratorio il giorno dopo. Ripenso alla paura di quando ho visto una forbice puntata verso di me in casa famiglia da un povero cristo in preda ad una crisi di isterismo; ripenso al timore nell’uscire dal cimitero dopo il rito funebre di due camorristi uccisi in un agguato, quando alle mogli, ai figli e ai giovani affiliati presenti, non esitai a dire con forza che la camorra porta solo a creare orfani e vedove.

Ripenso a tanti preti che buttano il sangue nei cortili degli oratori, nelle comunità di recupero, sui propri territori inficiati di cultura camorrista che ogni giorno rischiano il martirio.

Ma i poveri sono la vera carne di Cristo, come ci ricorda Papa Francesco e come spesso ripeteva don Malgesini.

 

Non ci resta che commentare il fatto e l'esempio con la nostra vita, attuandone  l'esempio di donazione e generosità.

 

domenica 23 agosto 2020

Chi sono io per voi?




Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen  
 (Ro.11,36).

Domenica 21.ma , il 23 agosto 2020.

«Ma voi, chi dite che io sia?».

Non è una domanda superficiale.
La situazione e l’ambiente, le persone e tutto ciò che Gesù dirà, rivela che non si tratta di una domanda occasionale, superficiale.
E’ una domanda impegnativa anche perché la risposta sarà occasione dell’origine della Chiesa: “ A Te darò le chiavi del Regno dei Cieli …”
Non è nemmeno una domanda posta all’inizio di un discorso, ma alla fine di una esperienza di vita. E’ un domanda seria, che ha avuto un periodo di preparazione.

Nell’episodio ci sono giudizi e pensieri diversi sul conto di Gesù, ma il centro è la risposta di Pietro che appare fondamentale, perché è proprio quella che Gesù riconosce autentica e vera.

Quella risposta presuppone che Pietro si sia fatta una domanda esistenziale che è universale al cuore umano. La domanda è:“Tu mio Dio, che esisti eterno, chi sei?!...
A questa domanda giacente nel profondo del cuore di ogni uomo, Pietro certamente aveva già  dato la sua risposta, dimostrando di intuire chi fosse il vero Dio. Pietro comprendendo che Gesù è un Dono e che Dono!la Parola di Vita eterna, riconosce che Gesù - Dono viene da Dio e che Dio, che dona a noi Gesù, non può farlo se non per amore. Questo pensa Pietro: Gesù è il Dono di Dio, ma il Dono che è Gesù è un dono di così grande valore che non può venire se non da Dio che ci ama. E’ convinto perciò che, Colui che ci dà questo Dono eccezionale non può essere se non Dio e un Dio che ci ama. Pietro capisce inoltre che se Dio ci dà un Dono così di grande valore, l’amore con cui Dio ci ama è di una estrema tenerezza. Comprende inoltre che “l’estrema tenerezza” di questo Dio, che si prende cura di noi, è la causa della Salvezza, quella che noi aspettiamo. Pietro conclude allora che Dio è Amore che amandoci si rende presente, accanto a noi per darci salvezza e la gioia eterna; da qui parte la sua convinzione che “ Gesù è il Cristo Salvatore e il Figlio di Dio!”, Dio stesso e lo proclama: “Tu sei! …Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivente!”.
Pietro giunge alla fede di quella risposta, perché coltivava nel suo cuore l’idea giusta circa Dio: Dio è Amore fedele, personale,gioioso, tenero ed eterno, amico, accanto a noi, che vuole la nostra felicità eterna.
-         Un giorno fu chiesto ad un bambino nell’ora di catechismo in Parrocchia: “Chi è Dio per te?”. Il bimbo sbalordì tutti con la sua risposta: “Dio è una danza di gioia!”

Quel bimbo aveva ragione. Nella danza c’è gioia, c’è tenerezza, c’è comunione di amicizia, c’è dono di sé, c’è bontà e amore. La Sacra Scrittura ce lo conferma: il Dio vero è il Dio della brezza lieve che si rivelerà una sera allo stesso Elia; il Dio della tenerezza, della serenità, della pace, della gioia, della comunione di amicizia, del dono di sé, dell’amore fedele, sempre accanto a noi, non lontano. Questo è Dio. E Pietro lo sa.
Solo la presenza di questo Dio nel tuo pensiero e nel tuo cuore può farti capire come a Pietro, che Gesù è la Via, la Verità, la Vita per noi, Il Figlio di Dio, Dio stesso.
Nel Vangelo Gesù lo dice a Pietro: “ né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli”.

Ed è proprio per questo che Gesù “allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo”. Il primo passo che deve fare la gente per conoscere, riconoscere, scegliere e amare Gesù nella propria vita, portando la croce dopo di Lui, è quello di capire chi è Dio: è Padre accanto a ciascun uomo:Dio accanto a Te, come Padre. L’Origine della fede in Gesù sia per Pietro che per noi, come per tutti, è la retta conoscenza di Dio, cioè l’accoglienza nel nostro cuore di quel Dio che è gioia, vicinanza, tenerezza, comunione, amicizia e amore fedele e che ci ha scelti da sempre per essere felici nella sua casa di Padre, il Cielo.

Chiediamo a Maria che ha conosciuto e vissuto questa realtà nella massima dedizione di sé, di accogliere sempre nel nostro cuore questa convinzione. Allora seguiremo sempre Gesù Salvatore e Figlio di Dio sia nei giorni di serenità e di gioia che in quelli della sofferenza e della croce.